Ciò che emerge dall’analisi svolta sulle Università italiane è che, nonostante l’alto valore formativo,la cartografia, nelle Facoltà umanistiche, sembra aver perso il rilievo di un tempo. La riforma universitariaha imposto che venisse operata una scelta: cartografia o geografia. Tale scelta è andataa scapito della cartografia, ma è evidente la consapevolezza che il linguaggio della geografia rimanebasilare per coloro che devono insegnare e tramandare competenze per formare non solo geografima persone capaci di collocarsi nel mondo.
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