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Aspetti di ecologia microbica della valorizzazione degli scarti dei frantoi oleari: dinamiche delle comunità microbiche durante il processo di compostaggio e applicazione in strategie di biorisanamento

机译:石油厂废物估价中的微生物生态学方面:堆肥过程中微生物群落的动态及其在生物修复策略中的应用

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摘要

La gestione degli scarti delle lavorazioni industriare e agrarie costituisce uno dei problemilegati allo sviluppo economico che ora più che mai mira a diventare sviluppo economicosostenibile. Per questo motivo, nel nostro Paese, secondo produttore di olio d’oliva, ilcompostaggio dei sottoprodotti derivanti dai frantoi oleari (OMW) rappresenta una formadi riciclaggio e valorizzazione di questi scarti. Tra i molteplici usi che questa tipologia dicompost può consentire, un modo efficace ed economico risulta essere la sua applicazionein strategie di biorisanamento. Infatti, l’aggiunta di ammendanti organici a matricicontaminate può facilitare la degradazione dei contaminanti presenti. In questo contesto, ilcompost rappresenta sia una fonte di nutrimento, che può stimolare l’attività degradativadel microbiota autoctono, sia rappresentare una fonte di biomassa microbica con grandipotenzialità degradative che può essere integrata alla matrice contaminata. Nelcompostaggio, come anche nel biorisanamento, i microrganismi rappresentano la chiave divolta che garantisce la riuscita o meno del processo. E’ chiaro quindi come studi diecologia microbica possano aiutare a comprendere i meccanismi che sono alla base diquesti processi, fornendo gli strumenti adeguati per intervenire e ottimizzare i processistessi al fine di conseguire il successo della strategia applicata.In quest’ottica, questo lavoro di tesi ha come obiettivo quello di approfondire leconoscenze legate agli aspetti di ecologia microbica del processo di valorizzazione degliOMW con particolare attenzione all’applicazione in strategie di biorisanamento.L’approccio sperimentale utilizzato per gli studi di ecologia microbica nei vari esperimenti,ha coinvolto sia metodi coltura-dipendenti, sia coltura-indipendenti. I metodi colturadipendentiche prevedevano la coltivazione di funghi e batteri in terreni appropriati, eranofinalizzati alla conta vitale e alla valutazione delle attività enzimatiche. I ceppi diparticolare interesse erano poi isolati e successivamente identificati mediante ilsequenziamento dei loro geni ribosomali (rRNA). Queste tecniche venivano integrate conmetodi indipendenti dalla coltivazione quali quelli molecolari basati sul DNAmetagenomico. Questo tipo di approccio è stato applicato per lo studio della biodiversità edelle dinamiche delle comunità microbiche attraverso l’elettroforesi su gel a gradientedenaturante (DGGE) del frammento del gene ribosomale (18S per i funghi e 16S per ibatteri) che forniva dei fingerprinting di comunità; l’analisi numerica dei profili ottenutipermetteva di valutare sia la similarità delle varie comunità e di seguire l’evoluzione di unacomunità del tempo, sia ottenere per ciascun profilo gli indici ecologici. La valutazionedell’abbondanza delle varie comunità microbiche era ottenuta grazie all’uso della PCRquantitativa (qPCR).La prima parte del lavoro di tesi ha riguardato lo studio del processo di compostaggio discarti proveniente da frantoi a due fasi, realizzato in collaborazione con l'Istituto per iSistemi Agricoli e forestali del Mediterraneo (CNR, Perugia). Il processo è statomonitorato per 140 giorni durante i quali venivano periodicamente raccolti dei campioniper la valutazione della trasformazione della materia organica e per lo studio dellepopolazioni microbiche coinvolte in questo processo. I parametri chimici mostravano iltipico trend del compostaggio in cui la temperatura mostrava una fase di attivazioneiniziale, seguita da una fase termofila, risultato di un’intensa attività microbica e una fasefinale mesofila durante la quale la temperatura diminuiva e rimaneva stabile fino alla finedel processo. Inoltre, si assisteva a un’alta mineralizzazione e umificazione della sostanzaorganica, associata a un’alcalinizzazione della matrice, nonché ad un abbattimento deipolifenoli ottenendo così la trasformazione di questo scarto in un ammendante di buonaqualità. Le analisi microbiologiche effettuate sia per la valutazione della biodiversità chedell’abbondanza, mostravano come molte popolazioni batteriche e fungine, eranodominanti e venivano osservate solo in fasi specifiche, indicando la presenza dimicrorganismi specializzati e con ruoli diversi durante la biotrasformazione di questoscarto. In particolare, la fase termofila, in cui si registrava la più alta attività degradativa,era caratterizzata da una più alta biodiversità, mentre in corrispondenza dallastabilizzazione chimica del processo, le comunità erano caratterizzate da una biodiversitàpiù bassa e la struttura tendeva a stabilizzarsi. Era interessante notare come la maggiorparte dei batteri tannasi-positivi erano stati isolati durante la fase termofila, suggerendoquindi un ruolo fondamentale di queste popolazioni nella trasformazione della materiaorganica. L’identificazione delle popolazioni fungine durante il processo evidenziava comeanche questi, abbiano un ruolo strategico in questo processo, in particolare durante la fasetermofila erano presenti specie termofile e termotolleranti molte delle quali già note per lacapacità di degradare sostanze complesse quali lignina o cellulosa.Come diretta conseguenza dello studio delle popolazioni microbiche coinvolte nelcompostaggio degli OMW, venivano anche analizzate le comunità batteriche di differenticompost ottenuti dallo stesso tipo di sottoprodotto ma prodotti variando alcuni parametritecnologici. Lo scopo di questo studio, era quello di cercare una possibile relazione tra ladiversità microbica, le tecnologie di compostaggio e le caratteristiche chimiche delcompost prodotto. L’analisi DGGE dei 15 compost ha mostrato una grande variabilità deifingerprinting delle comunità batteriche. Interessante era notare come la diversità battericasembrava negativamente correlata con il pH ma positivamente con il rapporto C/N,principalmente a causa di una correlazione negativa con l’azoto totale. L’analisi statisticaavanzata della coinerzia ha evidenziato come la diversità dei vari compost sia lega alprocesso di maturazione. Infatti, i compost caratterizzati da una bassa complessità dellastruttura della comunità batterica indicavano una stabilizzazione del processo e quindi unamaturazione della matrice compostata caratterizzata da valori di pH, azoto e rapporto C/Ntipici di un compost maturo. Quest’analisi, conferma e rafforza i risultati ottenuti durante ilmonitoraggio del processo di compostaggio nel quale la biodiversità microbica erastrettamente legata al livello di maturazione raggiunto dalla matrice. Nel loro insiemequeste indicazioni hanno suggerito l’utilizzo di un possibile indice aggiuntivo per lavalutazione della maturità del compost basata sulla diversità batterica.La seconda parte del lavoro di tesi è stata finalizzata alla valutazione degli effetti delcompost sul microbiota indigeno di ambienti contaminati, con particolare attenzione aldestino delle comunità microbiche del compost. Con quest’obiettivo, il compost OMWcaratterizzato nella prima parte della tesi, nominato TPOMW, è stato utilizzato perrealizzare due studi di biorisanamento su scala di laboratorio che coinvolgono un terrenostoricamente contaminato con diesel-oil e un fango contaminato da farmaci.Nella prima prova, il suolo storicamente contaminato da diesel-oil veniva ammendato conil compost TPOMW e due spent mushroom compost (SMC) derivanti dalla coltivazione diAgaricus bisporus e Pleorotus ostreatus, e incubati per 120 giorni. I campioni sono statiprelevati per le analisi a intervalli regolari. Gli effetti del compost TPOMW eranoconfrontati con quelli di SMC. Per studiare gli effetti ecologici di questa strategia dibonifica sulle comunità microbiche indigene, tutti i compost sono stati utilizzati siasterilizzati che non, con l'obiettivo di simulare rispettivamente una strategia dibiostimulation (nutrienti presenti nel compost) e bioaugmentation (biomasse di compost).I risultati ottenuti dall'analisi DGGE indicavano che l’aggiunta dei compost al suolocontaminato ne modificavano profondamente le comunità batteriche e fungine chemostravano dei fingerprinting estremamente complessi e stabili durante tutto il periodo diincubazione. Al contrario, quando il terreno veniva ammendato con i compost sterilizzati ifingerprinting microbici mostravano un’evoluzione dalle comunità che passavano da unastruttura molto semplice (tipica di suoli contaminati) ad una complessa, ricca dibiodiversità. La quantificazione delle popolazioni batteriche e fungine, mediante qPCR,confermavano che i compost utilizzati fornivano al suolo una biomassa microbica moltoricca, mentre i compost sterilizzati erano in grado di stimolare la crescita di popolazionimicrobiche autoctone. Complessivamente questi dati suggerivano che l’aggiunta dicompost, anche di tipologie molto diverse tra loro (OMW compost e Smc), potrebbe essereconsiderata come una strategia di bioaugmentation, dove le comunità esogene moltocomplesse sono state in grado di vincere la competizione con la microflora endogena delsuolo colonizzando completamente la matrice contaminata. Al contrario, una strategia dibiostimulation, simulata con l’utilizzo dei compost sterilizzati, sembrava stimolare lacrescita della flora microbica endogena che, teoricamente, potrebbe essere la più adatta alladegradazione dei contaminanti. Anche se i dati relativi rimozione dei contaminanti chimicisono, al momento, non disponibili, si può ipotizzare che l'aggiunta di compost ai terrenicontaminati può non essere adatta per una strategia di biorisanamento, poiché le complessecomunità microbiche del compost tendono ad inibire le popolazioni microbiche endogenepotenzialmente attive.La seconda prova di biorisanamento su scala di laboratorio veniva effettuata su fanghi,derivanti da un impianto di depurazione, contaminati da farmaci. Per monitorare meglio lacapacità degli ammendanti di stimolare il risanamento, il fango veniva arricchito conconcentrazioni note di carbamazepina, un farmaco antiepilettico altamente persistente ecomunemente presente in questa tipologia di matrice. Per studiare gli effetti microbiologicisul microbiota indigeno durante il biorisanamento di questi fanghi contaminati ad hoc,sono stati utilizzati due diversi tipi di compost derivati da OMW dei frantoi che utilizzanoil processo a due fasi: compost TPOMW ottenuto dal processo di compostaggio normale (egià utilizzato nella prima prova di bioremediation) e un compost, denominato "compost bigbag", prodotto con un procedimento innovativo che consiste in una stabilizzazione delloscarto mediante un processo di compostaggio statico. Come nella prima prova, i compostvenivano utilizzati non sterilizzati e sterilizzati per capire se gli effetti di biorisanamentopotevano essere dovuti alle sostanze nutritive o alle comunità microbiche aggiunte con gliammendanti. Durante la sperimentazione durata 30 giorni, le dinamiche delle comunitàmicrobiche sono state monitorate tramite le analisi DGGE e qPCR. L’applicazione deicompost tal quali in una matrice contaminata, sembrava non produrre risultatisoddisfacenti, in quanto le comunità dei compost tendevano a colonizzare il substrato,inibendo la microflora endogena potenzialmente in grado di degradare il contaminante. Alcontrario, l’apporto di nutrienti, forniti con compost sterile, sembrava stimolareadeguatamente le popolazioni indigene favorendo l’espressione delle loro potenzialitàdegradative, con conseguente rimozione anche solo parziale, del contaminante in tempirelativamente più brevi rispetto ad una attenuazione naturale. Per quanto riguarda lecomunità fungine, mentre nel controllo e nei trattamenti in cui erano usati i compoststerilizzati non veniva rilevata la presenza di alcuna popolazione, se non quelle imputabiliad una colonizzazione successive di microrganismi ambientali, nei fanghi trattati con icompost non sterilizzati la comunità fungina subiva un brusco calo della biodiversitàprobabilmente dovuta alle alte concentrazioni del farmaco. Dati questi risultati, econfrontati con quelli delle comunità batteriche, si può supporre che le comunità funginenon abbiano avuto una forte rilevanza sull’attività di degradazione del farmaco.Questo lavoro di tesi ha fornito una buona dimostrazione di come gli studi di ecologiamicrobica siano in grado di supportare l'ottimizzazione della valorizzazione degli scartiagro-industriali e le definizioni di strategie ottimali di biorisanamento. In particolare, èstato dimostrato come, durante il processo di compostaggio di OMW, una rapidasuccessione di diverse popolazioni microbiche specializzate sia responsabile dellabiotrasformazione della sostanza organica con conseguente produzione di un compost dibuona qualità. E' stato anche dimostrato che si deve prestare massima attenzione nellascelta della strategia da adottare in interventi di biorisanamento che prevedono l’uso diquesta tipologia di compost. La ricca e complessa comunità microbica che caratterizzaquesta matrice può, infatti, inibire il potenziale degradativo delle popolazioni endogene,mentre le strategie di biostimaltion, basate sull’aggiunta di nutrienti, possono rappresentareun approccio di successo.
机译:工业和农业加工废物的管理是与经济发展有关的问题之一,如今,经济发展比以往任何时候都更旨在成为可持续的经济发展。因此,在我国第二大橄榄油生产国中,来自油厂(OMW)的副产品的堆肥代表了这些废物的再循环和增值。在这种堆肥可以允许的多种用途中,一种有效且经济的方法是将其应用于生物修复策略。实际上,将有机土壤改良剂添加到被污染的基质中可以促进存在的污染物的降解。在这种情况下,堆肥既代表营养来源(可以刺激本地微生物群的降解活性),又代表可以降解的微生物生物量的来源,可以整合到受污染的基质中。在堆肥以及生物修复中,微生物代表了用于确保过程成功与否的关键。因此,很显然微生物微生物学研究如何帮助理解这些过程的基础机制,并提供适当的工具来干预和优化这些过程,以实现所应用策略的成功。旨在加深与OMW强化过程有关的微生物生态学方面的知识,尤其是在生物修复策略中的应用;用于各种实验中的微生物生态学研究的实验方法涉及两种培养方法依赖,都与文化无关。依赖培养物的方法包括在适当的土壤中培养真菌和细菌,并最终确定其生命力和评估酶活性。然后分离出特别感兴趣的菌株,随后通过对其核糖体基因(rRNA)进行测序进行鉴定。这些技术与不依赖培养的方法(例如基于DNA元基因组学的分子方法)整合在一起。通过核糖体基因片段(蘑菇的18S和细菌的16S)的梯度变性凝胶电泳(DGGE),这种方法被用于研究生物多样性和微生物群落的动态;通过对获得的剖面进行数值分析,可以评估各个群落的相似性,并跟踪一个时间群落的发展,并获得每个剖面的生态指数。通过使用定量PCR(qPCR)对各种微生物群落的丰度进行了评估。论文的第一部分涉及与研究所合作进行的两相破碎机排放物堆肥过程的研究。地中海农业和林业系统(CNR,佩鲁贾)。对该过程进行了140天的监控,在此期间定期收集样品以评估有机物的转化并研究该过程中涉及的微生物种群。化学参数显示了堆肥的典型趋势,其中温度显示了一个初始活化阶段,随后是一个嗜热阶段,是强烈的微生物活性的结果,而一个嗜温的最终阶段是温度降低并保持稳定直至过程结束。此外,有机物的矿化度和增高程度高,与基质的碱化有关,多酚的还原也因此使这种废物转化为优质的土壤改良剂。为评估生物多样性和丰富度而进行的微生物学分析表明,有多少细菌和真菌种群占优势,并且仅在特定阶段才观察到,这表明存在专门的微生物,并且在这种废物的生物转化过程中具有不同的作用。特别是,记录到最高降解活性的嗜热相的特征是较高的生物多样性,而与该过程的化学稳定相对应,群落的特征则是较低的生物多样性并且结构趋于稳定。有趣的是,大多数鞣酸酶阳性细菌是在嗜热阶段分离出来的,因此暗示了这些种群在有机物转化中的基本作用。在此过程中对真菌种群的鉴定突出了它们在该过程中如何发挥战略作用特别是在嗜热阶段,存在嗜热和耐高温的物种,其中许多以降解木质素或纤维素等复杂物质的能力而闻名,作为研究OMW堆肥涉及的微生物种群的直接结果,还分析了获得的不同堆肥的细菌群落由相同类型的副产品,但通过改变某些技术参数生产而成。这项研究的目的是找到微生物多样性,堆肥技术与产品堆肥化学特性之间的可能关系。对15种堆肥的DGGE分析表明,细菌群落的去指纹变异性很大。有趣的是,细菌多样性似乎与pH呈负相关,但与C / N比呈正相关,这主要是由于与总氮呈负相关。对惯性的高级统计分析表明,各种堆肥的多样性是一个成熟过程。实际上,以较低的细菌群落结构复杂性为特征的堆肥表明过程稳定,因此以成熟堆肥的pH,氮和C /非典型比值为特征的堆肥基质成熟。该分析证实并加强了在堆肥过程监测中获得的结果,在该过程中,微生物生物多样性与基质所达到的成熟水平密切相关。综上所述,这些迹象表明基于细菌多样性评估堆肥成熟度可能需要使用其他指标;论文的第二部分旨在评估堆肥对受污染环境中本地微生物群的影响。堆肥微生物群落的命运。为此,本文第一部分描述的OMW堆肥被称为TPOMW,用于开展两项实验室规模的生物修复研究,涉及历史上曾被柴油污染的土壤和被药物污染的泥土。将历史上被柴油污染的土壤用TPOMW堆肥和两种生长于双孢蘑菇和Pleorotus ostreatus的衍生蘑菇废料(SMC)进行细粉处理,并孵育120天。定期抽取样品进行分析。将TPOMW堆肥的效果与SMC的效果进行了比较。为了研究这种结合策略对本地微生物群落的生态影响,所有堆肥均已进行了消毒和非消毒处理,目的是分别模拟生物刺激(堆肥中存在的营养素)和生物增强(堆肥生物量)策略。从DGGE分析中获得的结果表明,向其受污染的土壤中添加堆肥可深刻改变细菌和真菌群落,在整个培养过程中其指纹图谱极其复杂且稳定。相反,当用微生物指纹灭菌的堆肥对土壤进行改良时,它们显示了从非常简单的结构(典型的受污染土壤)到复杂的,生物多样性丰富的社区的演变。通过qPCR对细菌和真菌种群进行定量,证实所用堆肥为土壤提供了微生物微生物量,而经过灭菌的堆肥则能够刺激土著微生物种群的生长。总体而言,这些数据表明,即使是非常不同类型的堆肥(OMW堆肥和Smc),也可以视为一种生物强化策略,其中高度复杂的外生群落能够赢得与内生土壤微生物的竞争。完全定殖在受污染的基质中。相反,采用灭菌堆肥模拟的生物刺激策略似乎刺激了内源性微生物菌群的生长,从理论上讲,该菌群最适合污染物的降解。尽管目前尚无与去除化学污染物有关的数据,但可以假定将堆肥添加到受污染的土壤中可能不适合生物修复策略,因为堆肥的复杂微生物群落往往会抑制内源性微生物种群。在实验室规模上进行的第二次生物修复测试是对来自纯化厂的,被药物污染的污泥进行的。为了更好地监测土壤改良剂刺激土壤修复的能力,在泥浆中添加了已知浓度的卡马西平,这种类型的基质中常见的高度持久的抗癫痫药。为了研究在这些特殊污染污泥的生物修复过程中对土著微生物群的微生物影响,使用了两种不同类型的,从使用两阶段过程的工厂的OMW衍生的堆肥:从正常堆肥过程获得的TPOMW堆肥(已在第一阶段使用生物修复测试)和一种称为“堆肥大堆肥”的堆肥,该堆肥采用一种创新工艺生产,该工艺包括通过静态堆肥工艺稳定零件。与第一个测试一样,将堆肥未经灭菌和灭菌,以了解生物修复的效果是否可能是由于添加了改良剂的养分或微生物群落所致。在30天的试验过程中,通过DGGE和qPCR分析监测了微生物群落的动态。这样的堆肥在受污染的基质中的施用似乎无法产生令人满意的结果,因为堆肥群落倾向于定殖在基质上,从而抑制了潜在地能够降解污染物的内生菌群。另一方面,提供无菌堆肥的养分供应似乎可以通过促进土著人民的降解潜力的表达来充分刺激土著人民,从而与自然衰减相比,在相对较短的时间内去除污染物(即使只是部分)。关于真菌群落,在使用无菌堆肥的对照和处理中,未检测到菌落的存在,除了可归因于随后环境微生物定殖的菌群外,在未灭菌堆肥处理的污泥中,真菌群落经历了生物多样性的急剧下降可能是由于该药物的高浓度所致。鉴于这些结果,并且与细菌群落相比,可以认为真菌群落与药物的降解活性没有很强的相关性,这项研究工作很好地证明了生态学和微生物学研究如何能够支持优化工业废物的增值和确定最佳生物修复策略。特别地,已经表明,在OMW堆肥过程中,不同专业微生物种群的快速演替是有机物转化的结果,从而产生了高质量的堆肥。还表明,在选择涉及使用此类堆肥的生物修复干预措施中采用的策略时,必须格外小心。实际上,表征该基质的丰富而复杂的微生物群落可以抑制内源种群的降解潜力,而基于添加营养物的生物隔离策略可以代表一种成功的方法。

著录项

  • 作者

    Scargetta Silvia;

  • 作者单位
  • 年度 2013
  • 总页数
  • 原文格式 PDF
  • 正文语种 it
  • 中图分类

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