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Cattivi costumi : le politiche sulla prostituzione nell'Unione Europea negli anni Novanta

机译:不良习俗:1990年代欧洲联盟的卖淫政策

摘要

La mia ricerca ha lo scopo di presentare le politiche con cui dieci stati dell'Unione Europea si occupano del fenomeno della prostituzione. Ciò che mi propongo di indagare non è la prostituzione in sé - le modalità dello scambio di soddisfazione sessuale contro denaro e il vissuto e l'identità sociale dei protagonisti, prostituta e cliente - bensì le interpretazioni e le reazioni da essa suscitate negli attori sociali che hanno il potere o la volontà di intervenire su questo fenomeno: i modi e gli obiettivi della considerazione e regolazione pubblica del fenomeno della prostituzione partendo dalle leggi per investigare anche gli scostamenti delle politiche dai codici. Molti cambiamenti sono avvenuti in questi anni Novanta, sia per quanto riguarda la composizione etnica della parte della popolazione che vive di prostituzione, sia per quanto riguarda le leggi che la regolano. I casi oggetto di indagine sono rappresentati dai paesi dell'Unione Europea più grandi e popolosi insieme ad alcuni che hanno mutato le leggi e le politiche negli anni Novanta. Si tratta di Italia, Austria, Danimarca, Francia, Germania, Gran Bretagna, Irlanda, Olanda, Spagna, Svezia. In sette di questi stati vi sono stati cambiamenti legislativi, e su questo piano legale la maggior parte dei mutamenti non è stata formale, da un lato con l'aggiornamento delle parti della legislazione ormai in disuso, dall'altro con la configurazione di modifiche importanti ai modi di gestione del fenomeno. Un vasto spettro di politiche è stato messo in opera. L'obiettivo finale è una valutazione sull' efficacia dei diversi modelli di politiche in rapporto al fenomeno. Uso l'espressione "modelli" nel senso di famiglie di politiche, unite dal fatto di condividere le stesse impostazioni di fondo nella considerazione del fenomeno sociale della prostituzione. Questi modelli sono il proibizionismo, il regolamentarismo, l'abolizionismo, la criminalizzazione del cliente, il neo-regolamentarismo e la depenalizzazione. I primi tre sono "modelli classici", intorno ai quali si sono svolti i dibattiti politici dell'Ottocento e della prima metà del Novecento. I secondi sono modelli nuovi, che alcuni degli stati che analizzeremo hanno introdotto proprio nel decennio degli anni Novanta. L'ipotesi da cui partiamo sarà un'ipotesi di efficacia degli interventi statali, efficacia che andrà misurata in rapporto agli obiettivi interni a ciascun modello, e quindi tra loro fortemente contrastanti. I parametri della verifica saranno quelli della presenza (considerando anche il grado in cui sono presenti) o dell'assenza nei singoli stati delle forme di prostituzione vietate o contrastate, dato che ciascuno dei modelli in conformità ai propri principi richiede il raggiungimento di particolari e diversi obiettivi riguardo alle due forme principali in cui si può suddividere la prostituzione: all'aperto e al chiuso. Il modello proibizionista mira a eradicarla completamente, quello regolamentarista a controllare la prostituzione e a ridurre (quando non lo proibisce del tutto) l'adescamento in strada, mentre al contrario quello abolizionista tende a soffocare le forme di prostituzione che avvengono al chiuso. I modelli più recenti di politiche in due casi hanno obiettivi assimilabili a quelli dei modelli classici: la criminalizzazione del cliente e il proibizionismo li condividono in toto, il neo-regolamentarismo rispetto al regolamentarismo stabilisce sempre regole anche per la prostituzione all'aperto, mentre nel terzo modello nuovo, la depenalizzazione, si realizza l'ultima opzione logicamente possibile: la tolleranza della prostituzione sia al chiuso che all'aperto. Naturalmente nella depenalizzazione, così come negli altri modelli che accettano l'una o l'altra forma di prostituzione, la condizione posta è che non vi sia sfruttamento né costrizione. I dati empirici sul fenomeno che abbiamo a disposizione per questa verifica sono tratti dalle fonti più affidabili sulla consistenza e sulle caratteristiche delle diverse forme di prostituzione nei gruppi di stati che mettono in pratica ciascuno dei modelli.
机译:我的研究旨在提出与欧盟十个州应对卖淫现象的政策。我建议调查的不是卖淫本身,而是与金钱交换性满足的方法以及主人公,妓女和and客的经验和社会身份的方法,而是由社会行为者引起的解释和反应。他们有权力或意愿干预这种现象:公众考虑和规制卖淫现象的方式和目标,从法律开始,以调查政策与守则的背离。九十年代发生了许多变化,既涉及到依靠卖淫生活的那部分人口的族裔组成,又包括规范卖淫的法律。欧盟最大,人口最多的国家以及一些在1990年代改变了法律和政策的国家代表了所调查的案件。这些是意大利,奥地利,丹麦,法国,德国,英国,爱尔兰,荷兰,西班牙,瑞典。这些州中的七个州进行了立法更改,在此法律级别上,大多数更改都不是正式的,一方面是对目前废止的立法部分进行了更新,另一方面是对重要更改进行了配置处理现象的方式。已经制定了广泛的政策。最终目标是评估与该现象相关的不同政策模型的有效性。在政策家族的意义上,我使用“模型”一词,结合了在考虑卖淫的社会现象时使用相同的基本方法这一事实。这些模型是禁止主义,规制主义,废除主义,顾客犯罪,新规制和非刑事化。前三个是“经典模式”,围绕它进行了19世纪和20世纪初的政治辩论。后者是新模型,我们将分析的某些州正是在1990年代的十年中引入的。我们从这里开始的假设将是国家干预有效性的假设,有效性将相对于每个模型的内部目标进行衡量,因此彼此之间会产生强烈的冲突。验证的参数将是被禁止或对比的卖淫形式在个体状态下是否存在(还应考虑其存在的程度)或不存在,因为每个模型均应根据其原理要求特定和不同的实现关于可划分卖淫的两种主要形式的目标:室外和室内。禁止主义模式旨在彻底根除这种行为,而管制主义模式则旨在控制卖淫并减少(如果没有完全禁止)卖淫行为,相反,废除主义模式则倾向于扼杀室内发生的卖淫形式。在两种情况下,最新的政策模型的目标与经典模型的目标相似:将客户定为刑事犯罪和禁止共同分享,针对规制主义的新规制主义总是为户外卖淫建立规则,而在这种情况下第三种新模式,非刑事化,在逻辑上最后一个可能的选择是实现:对室内和室外卖淫的容忍度。当然,在非刑事化中,就像在接受一种或另一种形式的卖淫的其他模式中一样,条件是没有剥削或约束。我们可用于此验证的现象的经验数据来自最可靠的来源,这些来源涉及将每种模型付诸实践的国家群体中不同卖淫形式的一致性和特征。

著录项

  • 作者

    Danna Daniela;

  • 作者单位
  • 年度 2001
  • 总页数
  • 原文格式 PDF
  • 正文语种 {"code":"it","name":"Italian","id":21}
  • 中图分类

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