In questa prima parte del lavoro sono state evidenziate alcune differenze tra gli impasti studiati. Per quanto riguarda la composizione mineralogica, ci si trova di fronte a due scuole: l'italiana e la spagnola. Infatti gli impasti italiani sono composti da argille, sabbie, feldspati e carbonati, mentre quello spagnolo ha una composizione anomala, con tanta argilla, sabbia e carbonati, denunciando caratteristiche tecnologiche completamente diverse. In questo tipo di impasto la carenza di fondenti viene compensata dell'utilizzo di argille plastiche e da una maggiore cura della distribuzione granulometrica, aumentando la percentuale di materiale fine. Inoltre possiamo suddividere i cinque impasti da monoporosa studiati in altre due categorie: quelli che presentano dolomite e quelli che usano calcite. Gli impasti che utilizzano calcite sono tre: MM, MPP e MT e sono decisamente diversi tra loro sia per quanto riguarda i quantitativo di carbonati che delle argille e dei feldspati utilizzati. Gli impasti che utilizzano dolomite sono due: MTM e MI; sono in questo caso molto simili avendo esattamente gli stessi componenti con solo piccole differenze. Questi due impasti sono caratterizzati da una evidente anomalia, infatti nella componente feldspatica primeggia l'albite; questo porta a pensare che entrambi gli impasti derivino dai rispettivi impasti da gres porcellanato smaltato, con la semplice aggiunta dei carbonati e la riduzione del quantitativo di albite.
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