Raccomandazioni circa le modalità di cambiamento tra i professionisti: il ruolo del formatore e il trasferimento dei contenuti

摘要

La formazione frontale, tradizionalmente utilizzata per condividere una buona pratica clinica (ad esempio per diffondere una linea guida) ha dimostrato di avere alcuni limiti. Per quanto qualitativamente valida, si è dimostrata poco efficace nel promuovere una modifica strutturata del comportamento nella pratica quotidiana. Se un percorso di miglioramento della qualità attraverso lo strumento dell’audit clinico è teso a orientare, reindirizzare o modificare i comportamenti, il momento formativo che accompagna questo percorso deve risultare convergente rispetto allo stesso obiettivo. Ipotizzando la realizzazione di un percorso di audit clinico all’interno di una ASL e lasciando gli aspetti di mera didattica agli esperti di formazione, la discussione si è focalizzata maggiormente sugli aspetti della formazione per i Medici di Medicina Generale funzionali al migliore sviluppo di un momento aziendale di più ampia riflessione, interdisciplinare e interprofessionale. Ambiti su cui riflettere sono rappresentati dal contesto organizzativo di riferimento, dal ruolo e dai desiderata della committenza istituzionale che promuove un percorso di audit clinico, dalla esigenza di integrare più professionisti nel percorso progettuale e formativo (con particolare riferimento all’area della medicina generale e specialistica), dalla necessità di un affiancamento continuo dei professionisti, dal bisogno di identificare degli indicatori per valutare l’efficacia degli interventi realizzati. Il gruppo di esperti ha delineato i termini del problema per poi provare a suggerire delle ipotesi di lavoro. è dunque il management aziendale il destinatario delle raccomandazioni emerse.