Nel contributo in oggetto l'autore, muovendo dalla decisione delle Sezioni Unite della Cassazione n. 61 del 7 gennaio 2014, coglie l'occasione per riesaminare le vecchie e nuove problematiche sottese all’intervento dei creditori nel processo esecutivo.udIl primo tema affrontato è quello della par condicio creditorum, che viene esaminata nella sua storia evolutiva dal Code Napoleon, al suo periodo di massima estensione, dato dal codice del 1940, fino al suo ridimensionamento a seguito delle riforme del 2005.udEsamina quindi la possibilità del possibile superamento quoad effectum della distinzione tra intervento di creditori con titolo e senza titolo, alla luce delle evoluzioni della giurisprudenza, nel 1978, 2009 e, infine, nel 2014. E ciò con particolare riferimento a quei creditori sine titulo il cui credito non sia stato contestato dal debitore escusso e che concorrano, così, alla distribuzione.udNell'ultimo paragrafo viene esaminata la possibilità per gli altri creditori di opporsi all'intervento del creditore sine titulo all'udienza ex art. 499 c.p.c. (utendo iuribus, in via surrogatoria in caso di inerzia del debitore), ovvero in sede di distribuzione, ex art. 512 c.p.c. Conclude che il solo soggetto pregiudicato dalla mancata contestazione del credito ex art. 499 c.p.c. sia proprio il debitore.ududSi osserva infine che lo sforzo ravvisabile nella legislazione degli ultimi dieci anni, di ridurre gli incidenti di cognizione nel processo esecutivo non potrà mai essere raggiunto, a meno di non eliminare in radice: a) la sussistenza nel nostro ordinamento di titolo esecutivi stragiudiziali, di origine negoziale; - lo stesso principio della par condicio creditorum, e le conseguenti possibilità di intervento nell’esecuzione.udSi conclude, però, che una simile rivoluzione provocherebbe benefici solo apparenti, dal momento che determinerebbe 'aumento dei pignoramenti autonomi dei singoli creditori e dei processi di cognizione dirette a formare titoli esecutivi giudiziali
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机译:在有关文稿中,作者从最高上诉法院联合法庭的决定开始。 2014年1月7日的第61条,借此机会重新审视了债权人干预执行过程的潜在新老问题。 Ud首先讨论的是同等条件债权人的问题,拿破仑法典在其演变历史中对其进行了研究,到1940年代码所赋予的最大扩展期,直到2005年的改革之后其缩减规模。 udExamine因此,有可能根据发展情况来克服区分有名与无名的债权人干预之间的区别。 1978年,2009年,最后是2014年,这是法理学的一部分。这特别是指那些债权人未受到债权人要求抗辩并因此有助于分配的债权人。根据法律,其他债权人有可能在听证会上反对债权人正弦timulo的干预。约公元前499年(根据债务人的规定,在债务人惯性的情况下,通过代位求偿的方式使用iuribus)或在分配过程中,根据本条规定。约公元512年他得出的结论是,唯一受制于无法根据艺术争夺信用的人。约公元前499年 ud ud最终观察到,除非您从根本上消除,否则过去十年的立法中为减少执行过程中的认知事故而做出的公认努力是永远无法实现的,除非:我们的法外行政级别头衔,由谈判产生; -同等条件的债权人的相同原则,以及随之而来的干预执行的可能性。 ud结论是,这样的革命只会产生明显的好处,因为它将决定单个债权人和债权人的自主止赎的增加。旨在形成司法行政职务的知识
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