AIcuni fatti recenti stanno portando l'attenzione sul tema dell'etichettatura: la direttiva 2000/13, che impone anche per il vino l'indicazione della presenza di sostanze aller-geniche; la proposta di regolamento comunitario in materia di etichettatura che estende in modo significativo le indicazioni obbligatorie nell'etichettatura dei prodotti alimentari diversi dalle bevande alcoliche e la nuova Ocm vino che allarga e modifica il novero delle indicazioni facoltative in etichetta. A questi si aggiunge la recente proposta di legge bipartisan sull'obbligo di indicare in etichetta i rischi per le donne incinte. Questi fatti, pur nella loro problematicità, impongono di ricordare che il tema dell'informazione è cruciale nei mercati evoluti. Con il miglioramento degli standard di vita, infatti, i consumatori pongono un'attenzione crescente verso le caratteristiche dei prodotti alimentari correlate alla sicurezza, agli elementi die-tetico-salutistici e alla eco-compatibilita dei processi produttivi. Lenuove normative già in vigore o in arrivo in un breve arco di tempo imporranno (- o consentiranno- a seconda di come vengano interpretate queste novità) delle modifiche e conviene perciò incominciare a ragionare su quali strade dovrebbe o potrebbe percorrere l'etichettatura del vino, indipendentemente daquelle che saranno le norme dell'Unione Europea: una riflessione importante per un settore che fino ad ora ha goduto, tra i prodotti alimentari, di regole di etichettatura particolari ed è stato restio a immaginare un potenziamento delle funzioni informative delle etichette.
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