Risonanza Magnetica con sequenze con saturazione del grasso nello studio dell'addome superiore: aspetti semeiologici normali

摘要

La tecnica con soppressione del grasso introdotta nella RM e denominata FAT-SAT riduce il segnale prodotto dai protoni dei lipidi contenuti nei diversi tessuti, pur mantenendo le informazioni ottenibili con le sequenze Spin-Echo (SE) T1, T2 pesate o in Densità Protonica (DP). Con l'intento di valutare le potenzialità delle sequenze FAT-SAT nell'ima-ging addominale, gli autori hanno condotto uno studio prospettico reclutando 129 pazienti, di cui 12 volontari sani e 117 pazienti con varie malattie addominali. I soggetti sono stati studiati mediante sequenze Spin-Echo T1 pesate (TR 500-600 ms, TE 15 ms), T2 pesate (TR 1600-1730 ms, TE 80 ms) e in DP (TR 1600-1730 ms, TE 20 ms). Le immagini ottenute senza e con soppressione del grasso sono state sottoposte a un confronto dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo, focalizzandosi sull'anatomia normale dell'addome superiore: è stata valutata l'efficacia nella soppressione del grasso sottocutaneo e retroperitoneale (verificatasi in 116 su 129 casi, ossia nel 90%), la riduzione degli artefatti respiratori e da chemical shift (112 su 129 casi, ossia l'87%), l'incremento della visibilità dei diversi parenchimi (119 su 129 casi, ossia il 93%) e delle altre strutture anatomiche addominali. Per quanto concerne la valutazione quantitativa, sono stati calcolati il rapporto segnale/rumore (S/N = Signal to Noise Ratto) del fegato, milza, pancreas, sur-reni, corticale e midollare renale, l'incremento del contrasto di tali organi dopo soppressione del segnale proveniente dal grasso retroperitoneale (cospicuità) e l'incremento del contrasto tra i diversi parenchimi (range dinamico). L'analisi statistica ha evidenziato la significatività nelle differenze riscontrate tra sequenze con e senza soppressione del grasso.%The fat-saturation (FAT-SAT) MR technique decreases the signal intensity of fat in tissues, though yielding the T1, T2 and proton-density (PD) information available on spin-echo (SE) sequences. To investigate the potentials of FAT-SAT sequences in MRI of the upper abdomen, the authors carried out a prospective study including 129 subjects, namely 12 normal volunteers and 117 patients with different abdominal conditions. The patients were submitted to T1-weighted SE sequences (TR 500-600 ms, TE 15 ms), T2W SE (TR 1600-1730 ms, TE 80 ms) and PD SE (TR 1600-1730 ms, TE 20 ms). The images obtained with and without fat suppression were compared both qualitatively and quantitatively, with a special emphasis on the normal anatomy of the upper abdomen: we investigated the efficacy of subcutaneous and retroperitoneal fat suppression (116/ 129 cases, 90%), the reduction in respiratory and chemical shift artifacts (112/129 cases, 87%) and the better visualization of parenchyma (119/129 cases, 93%) and of other abdominal structures. Concerning the quantitative study, we calculated the signal-to-noise ratio (S/N) for liver, spleen, pancreas, adrenal glands, renal cortex and medulla, the improvement of contrast in these organs after retroperitoneal fat suppression (conspicuity) and the increase in contrast between organs (dynamic range). The statistical analysis showed significant differences between the sequences with and those without fat suppression.