Confronto in Risonanza Magnetica tra sequenze Spin-echo e sequenze con soppressione del grasso nelle malattie dello scheletro

摘要

Al fine di confrontare là validità di 4 diverse sequenze d'impulsi nella valu-tazione delle malattie scheletriche, 32 pazienti sono stati indagati con RM mediante sequenze Short Time Inversion Recovery (STIR), Spectral Presa-turation with Inversion Recovery (SPIR) con somministrazione di mdc paramagnetico per via endovenosa (Gd-DTPA), Spin-Echo T1 pesata (SE T1) e Fast Spin-Echo T2 pesata (FSE T2). Le lesioni sono state classificate sulla base dei riscontri anatomo-patologici e in alcuni casi clinici in: tumori ossei primitivi (10 casi: un osteosarcoma, un sarcoma periostale, un sarcoma di Ewing, un condrosarcoma, due fibromi non ossificanti, un condroma, un fibroma condromixoide, un fibroma de-smoplastico, una cisti ossea), metastasi (7 casi: 3 da adenocarcinoma prostatico, 3 da carcinoma mammario, 1 da carcinoma polmonare a cellule squamose), infezioni (12 casi: 9 osteomieliti, 3 spondilodisciti), sacroileite (un caso) e due casi di lesioni contusive del midollo osseo (2 casi). Le quattro sequenze sono state confrontate mediante le analisi qualitativa e quantitativa. L'analisi qualitativa ha dimostrato superiorità della sequenza STIR nei confronti della sequenza SPIR con mdc per quanto concerne la visibilità della lesione (p < 0,016) e per l'uniformità dell'intensità del segnale (p < 0,03). Il confronto tra le sequenze SET1 e FSE T2 e le sequenze con soppressione del segnale proveniente dal tessuto adiposo (STIR e SPIR con Gd-DTPA) ha dimostrato superiorità di queste ultime per quanto concerne la visibilità, i mar-gini e l'estensione della lesione (valori di p variabili da < 0,001 a < 0,017). stata ottenuta la non significatività statistica nella visibilità della lesione solo nel confronto tra la sequenza SPIR con Gd-DTPA e la sequenza SE T1. L'analisi quantitativa ha dimostrato valori di percentuale di contrasto (%C) e di rapporto contrasto/rumore (C/N) significativamente più alti per la sequenza STIR rispetto alla sequenza SPIR (%C p < 0,004; C/N p < 0,040).%Thirty-two patients affected with skeletal conditions were examined with MRI using Short TI Inversion Recovery sequence and Spectral Presaturation with Inversion Recovery (SPIR) sequence as well as Spin-Echo (SE) T1-weighted sequence and Fast Spin-Echo (FSE) T2-weighted sequence to compare their value in the assessment of skeletal lesions. SPIR sequence was performed after intravenous injection of Gd-DTPA. The lesions included primary bone tumors (10 cases: 1 osteosarcoma, 1 periosteal sarcoma, 1 Ew-ing's sarcoma, 1 chondrosarcoma, 2 non-ossifying fibromas, 1 chondroma, 1 chondromyxoid fibroma, 1 desmoplastic fibroma and 1 bone cyst), metastases (7 cases: 3 prostate, 3 breast, 1 lung-squamous cell carcinoma), infections (12 cases: 9 osteomyelitis, 3 spondylodiscitis), sacroiliitis (1 case) and posttraumatic bone bruise (2 cases of bone marrow edema). The four sequences were compared by using both qualitative and quantitative evaluation. Qualitative evaluation showed that STIR sequence was better than SPIR sequence (performed with Gd-DTPA) for lesion conspicuity (p < .016) and for signal intensity uniformity (p < .03). Compared with SE T1 and FSE T2 sequences, fat-suppressed sequences were superior for conspicuity, margins, and extension of the lesions (range of p < .001-.017). Only SPIR with Gd-DTPA sequence, compared with SE T1 sequence for lesion conspicuity was not statistically significantly different.