Trattamento combinato dell'epatocarcinoma con chemioembolizzazione e alcoolizzazione Risultati a lungo termine

摘要

We investigated the long-term outcome of combined transcatheter arterial chemoembolization (TACE) and percutaneous ethanol injection (PEI) for the treatment of hepatocellular carcinoma (HCC). A series of 86 patients with biopsy-proved HCC were treated at our Institution January, 1991, to June, 1996. All patients had a single primary tumor bigger than 3 cm, occurring solitary or associated with no more than 2 daughter nodules. Forty-eight patients were in Child class A and 38 patients were in Child class B. The diameter of the lesions ranged 3 to 8 cm (mean: 5.3 cm). The treatment schedule included a single TACE performed via a segmental approach by injecting an emulsion of 20-70 mg adriblastin or farmorubicin and 5-20 ml Lipiodol followed by gelatin sponge particles. Four weeks later, CT and MR follow-up studies were performed and PEI was subsequently started. PEI included 4-16 treatment sessions (mean: 6.8 sessions) performed under US guidance. The total amount of alcohol administered ranged 16 to 215 ml (mean: 69 ml). All patients were followed after therapy with clinical examinations, laboratory tests, and US, CT, and MR studies performed at regular time intervals. The follow-up period ranged 4 to 65 months (mean: 27.8 months; median: 26 months).%Scopo del presente studio è quello di verificare i risultati a lungo termine della combinazione terapeutica chemioembolizzazione-alcoolizzazione nel trattamento dell'epatocarcinoma. La casistica comprende 86 pazienti con epatocarcinoma anatomopàtologi-camente comprovato mediante biopsia trattati presso il nostro Istituto da gennaio 1991 a giugno 1996.1 pazienti erano portatori di macronodularità singola superiore a 3 cm, con eventuale presenza di non più di due noduli satelliti. Quarantotto di essi erano nella classe A di Child e 38 nella classe B. Le dimensioni del tumore variavano da 3 a 8 cm (media 5,3 cm). Il trattamento è consistito in primo luogo in una singola chemioembolizzazione eseguita con tecnica segmentaria iniettando 20-70 mg-di adriblastina o far-morubicina emulsionata con 5-20 ml di Lipiodol e quindi particelle di materiale embolizzante riassorbibile. A distanza di 4 settimane dalla chemioembolizzazione e dopo l'esecuzione della TC e della RM di controllo è stato iniziato il ciclo dell'alcoolizzazione, che è consistito in una serie di 4-16 sedute (media 6,8 sedute) effettuate sotto guida ecografica. La quantità complessiva di alcool iniettata è variata da 16 a 215 ml (media 69 ml). Dopo il termine del trattamento, i pazienti sono stati seguiti con controlli clini-co-laboratoristici periodici nonché con indagini ecografiche con cadenza trimestrale e studi TC e RM con cadenza semestrale. Il periodo del «fol-low-up» è variato da 4 a 65 mesi (media 27,8 mesi, mediana 26 mesi). Non è stata osservata alcuna complicanza maggiore legata alle procedure terapeutiche. La risposta terapeutica, valutata con tecniche per immagine al termine del trattamento, è stata completa in 71 degli 86 pazienti (82%) e parziale nei restanti 15. La sopravvivenza attuariale complessiva, calcolata secondo il metodo di Kaplan-Meier, è stata 92% dopo un anno, 83% dopo 2 anni, 69% dopo 3 anni, 58% dopo 4 anni e 47% dopo 5 anni.