Alcoolizzazione percutanea dell'epatocarcinoma: risultati a lungo termine

摘要

Scopo del presente studio retrospettivo è quello di verificare i risultati a lungo termine dell'alcoolizzazione percutanea nel trattamento dell'epatocarcinoma. La casistica comprende 184 pazienti con epatocarcinoma sottoposti ad alcoo-lizzazione percutanea quale unico trattamento antineoplastico nell'arco di otto anni, da dicembre 1987 a dicembre 1995. Novantaquattro pazienti erano affetti da lesione singola con diametro non superiore a 3 cm, 50 pazienti avevano lesione unica con diametro compreso tra 3,1 e 5 cm, mentre 40 pazienti erano affetti da lesioni multiple (da 2 a 4 noduli), ciascuna delle quali con diametro non superiore a 3 cm. Tutti i pazienti erano cirrotici: 127 erano nella classe A, 57 nella classe B secondo il metodo di Child-Pugh. Il trattamento è consistito in una serie di 6-14 sedute di alcoolizzazione per ciascuna lesione effettuate con cadenza settimanale o bisettimanale. La quantità complessiva di alcool iniettata è variata da 10 a 110 ml (media 36 ml). I pazienti sono stati quindi seguiti con periodici controlli clinico-laboratoristici e radiologici. Il periodo del follow-up è variato da 2 a 94 mesi (media 23,6 mesi). La sopravvivenza attuariale complessiva, calcolata secondo il metodo di Ka-plan-Meier, è stata 67% dopo 3 anni, 41% dopo 5 anni e 19% dopo 7 anni. La sopravvivenza dei pazienti con lesione singola con diametro non superiore a 3 cm (78% dopo 3 anni, 54% dopo 5 anni e 28% dopo 7 anni) è risultata significativamente più prolungata (p < 0,01) di quella dei pazienti con lesione singola con diametro compreso tra 3,1 e 5 cm (61% dopo 3 anni, 32% dopo 5 anni e 16% dopo 7 anni) o con lesioni multiple (51% dopo 3 anni, 21% dopo 5 anni e 0% dopo 7 anni). La sopravvivenza dei pazienti nella classe A di Child-Pugh (79% dopo 3 anni, 53% dopo 5 anni e 32% dopo 7 anni) è stata significativamente più prolungata (p < 0,01) di quella dei pazienti nella classe B (50% dopo 3 anni, 28% dopo 5 anni e 7% dopo 7 anni).%We investigated the long-term outcome of percutaneous ethanol injection (PEI) in the treatment of hepatocellular carcinoma (HCC). A series of 184 HCC patients received PEI as the sole anticancer treatment over an 8-year period, December, 1987, to December, 1995. Ninety-four patients had a single tumor ≤ 3 cm, 50 patients had a single lesion of 3.1-5 cm, and 40 patients had multiple nodules (up to four) ≤ 3 cm each. All patients had liver cirrhosis, classified as Child-Pugh class A in 127 cases and as Child-Pugh class B in 57 cases. The treatment schedule included, for each lesion, 6-14 therapeutic sessions performed once or twice weekly. The total amount of alcohol administered ranged 10 to 110 ml (mean: 36 ml). All patients were followed after therapy with clinical examinations, laboratory tests, and imaging studies performed at regular time intervals. The follow-up period ranged 2 to 94 months (mean: 23.6 months). Overall survival rates by the Kaplan-Meier method were 67% at 3 years, 41% at 5 years, and 19% at 7 years. The survival rates of patients with single lesion ≤ 3 cm (78% at 3 years, 54% at 5 years, and 28% at 7 years, respectively) were significantly higher (p < .01) than those of the patients with a single lesion of 3.1-5 cm (61% at 3 years, 32% at 5 years, and 16% at 7 years) or multiple lesions (51% at 3 years, 21% at 5 years, and 0% at 7 years).