Sanità dell'allevamento e gestione della riproduzione della vacca da latte e della manza

摘要

Gli imperativi biologici di base della gravidanza e del parto sottolineano tutte le considerazioni sull'importanza della riproduzione nelle bovine da latte. Senza questi eventi biologici, non ci sarebbe alcuna lattazione. Prima dell'inseminazione artificiale (IA), per indurre le gravidanze e, di conseguenza, il parto e la lattazione di solito era sufficiente provvedere a portare le manze o le bovine al toro. Nei circa 40 anni successivi alla diffusione della IA, la difficoltà nella riproduzione delle bovine da latte era principalmente legata al trattamento dei singoli animali. L'obiettivo si fecalizzò sulla necessità di trovare i capi nello stadio del calore ed inseminarli circa 12 ore dopo. Generalmente fu opinione comune che, dedicando all'osservazione dei segni dell'estro un tempo adeguato, si sarebbe potuto individuare il 60-70% degli animali che in un dato momento si trovavano in estro e si sarebbe potuta effettuare l'inseminazione. Il concepimento, apprezzabile con la palpazione approssimativamente 35 giorni dopo l'inseminazione, si sarebbe avuto nel 50-60% dei casi (1,7-2,0 fecondazioni per concepimento). Quindi il rischio medio di gravidanza (APR, average pregnacy risk}., cioè la percentuale di bovine non gravide i cui giorni di lattazione (DIM, days in milk) sono più numerosi di quelli del periodo di attesa volontario (VWP, voluntary-wait period) dell'allevamento e che raggiungono la gravidanza ogni periodo di 21 giorni, era considerato rientrare in un intervallo del 30-40%. Gli intervalli di parto (CI, calving intervals) ideali erano considerati quelli pari ad una durata di 365 giorni; di conseguenza, la lattazione ideale venne definita di 305 giorni (365 giorni di intervallo di parto meno 60 giorni di periodo di asciutta). Per molteplici ragioni, negli ultimi 25 anni nell'intera industria mondiale del bovino da latte si è riscontrato un rapido declino sia della capacità di riconoscere gli animali in estro che della probabilità che l'inseminazione possa comportare una gravidanza riconoscibile. Secondo l'Indagine Nazionale di Monitoraggio della Salute Animale (NAHMS, national animal health monitoring survey) condotta nel 2002, la media corrente dei CI negli USA è di 13,3 mesi e nelle aziende con più di 500 animali è in media di 13,7 mesi.