Alcuni sierotipi di Salmonella, S. choleraesuis e S. typhimu-rium in particolare, possono causare manifestazioni cliniche e patologiche nel suino. L'infezione da parte di S. choleraesuis può determinare una forma patologica di tipo prevalentemente sistemico, mentre S. typhimurium è causa di enterocolite nei soggetti in accrescimento (Griffith et al. 2006). Nella maggior parte dei casi tuttavia l'infezione da Salmonella è asintomatica ed i soggetti infetti si comportano come portatori sani. Tale condizione può persistere sino al momento della macellazione ed è alla base della contaminazione delle carcasse al macello. La Salmonellosi è una delle principali malattie umane di origine alimentare (Lo Fo Wong and Hald, 2000a). Oltre all'aspetto sanitario, certamente prioritario, non bisogna sottovalutare il costo sociale della malattia nell'uomo che è stato stimato fra 560 milioni di euro e 2,8 miliardi di euro all'anno. Varie stime sono state condotte circa la percentuale di tossinfezione salmonellare umana derivante dal consumo di carne suina. I dati ottenuti da diversi Paesi Europei, hanno fornito indicazioni variabili fra il 10% ed il 25% (Lo Fo Wong and Hald, 2000b). La nuova legislazione dell'Unione Europea individua nella produzione primaria, e quindi nell'allevamento, il punto più importante per il contenimento del problema senza tuttavia trascurare il ruolo giocato da tutti gli attori della filiera produttiva (macellatori e trasformatori). Nel prossimo futuro tutti i paesi membri saranno chiamati a ridurre la prevalenza dell'infezione negli allevamenti suini e, di conseguenza, veterinari ed allevatori dovranno, laddove necessario, implementare misure atte a migliorare la situazione aziendale. E probabile che numerosi allevamenti si troveranno nella condizione di dovere intraprendere strategie volte non all'eradicazione dell'infezione, obiettivo giustamente non considerato dalle nuove norme, ma al contenimento od alla riduzione della prevalenza. Sarà quindi compito del veterinario individuare le strategie utili ed applicabili in considerazione della tipologia aziendale e della situazione epidemiologica interna. Il miglioramento delle pratiche aziendali e degli standard di biosicurezza interna ed esterna rappresenterà uno strumento essenziale a questo scopo.
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