Sono le specie floricole più comunemente coltivate in regione con il sistemasu substrati. La tecnica si è affermata perché ha permesso di affrontare il problema della stanchezza dei terreni, legato all'abbandono del bromuro di metile. Nel comparto floricolo campano il fuori suolo rappresenta una soluzione tecnica interessanteed adottata principalmente per la rosa, la gerbera e l'anthurium. La Regione Campania, dice Antonio Di Donna, funzionario regionale e responsabile del Settore floricoltura del servizio Sesirca, "circa una quindicina di anni fa avviò una serie di prove su diverse specie floricole coltivate in fuori suolo. La motivazione principale era legata all'esigenza di trovare un'alternativa all'impiego del bromuro di metile, alla presenza di situazioni aziendali con evidenti problemi di stanchezza del terreno. Lespecie interessate furono molteplici (garofano, anthurium, lisyanthus, crisantemo, lilium, spatiphillum da fiore reciso, ecc.) e l'attività evidenziò anche la possibilità di ridurre gli input chimici per la difesa, in un momento in cui si cominciava aparlare di floricoltura ecocompatibile".
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