Non desti meraviglia se con una citazione di Dante si incomincia questo saggio di storia critica di un contratto agrario. Dante, che si è servito di un'immagine agraria per una rapida profezia sulla malignità di una raccolta spirituale dovuta alla mala coltivazione di un ordine religioso, con questa medesima immagine ha acceso il lume necessario a riconoscere il primissimo aspetto del contratto mezzadrile: pallido aspetto quando si volga la luce sulla generica parziaria; aspetto deciso, urgente ditante possibilità quando la luce si posi sul tipico contratto mezzadrile classico. L'anima di questo volto vive nello spirito associativo, sin da principio: dovunque esiste una comunanza di mezzi e dovunque il risultato di un reddito comune è cosa buona ed è naturale che derivi dalla responsabilità di due persone, perché questo reddito potrebbe essere compromesso malamente dall'esclusiva azione di una delle parti, lì c'è lo spirito caratteristico della mezzadria, anche se la ripartizione dei prodotti non è sempre né per tutti i frutti a perfetta metà.
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