SCRITTI A MANO, MA IN FORMATO DIGITALE

摘要

Colpisce soprattutto il silenzio. Attraversando le sale di lettura della Biblioteca Apostolica Vaticana, dove tanti studiosi, giovani e meno giovani, esaminano, confrontano, trascrivono opere vergate a mano e miniate, che vengono sfogliate lentamente e con cura sui loro leggii, questo silenzio, nelle sue diverse accezioni, assume un valore epocale, come un segno discriminante tra il prima e il dopo dell'era digitale. Il prima si condensa nella silenziosa sacralità dell'accesso all'antico sapere, quale si riscontra in particolare nello splendido palazzo che alla fine del Cinquecento Papa Sisto V fece realizzare dall'architetto Domenico Fontana nella Città del Vaticano, a ridosso del grande cortile del Belvedere. Tra saloni e salette dedicate alle diverse sezioni e funzioni della Biblioteca Vaticana tutto si svolge nel sommesso silenzio del libro, in quella moderazione di comportamenti e di gesti che non costituiscono soltanto un principio di educazione, ma anche un paradigma del sapere.