Le nuove tecnologie e le innovazioni in campo chimico e metallurgico hanno permesso la creazione di una nuova generazione di munizioni d'artiglieria, più performanti in termini di gittata, precisione e letalità, a cui si deve guardare per procedere a un ammodernamento del parco munizioni, ormai non più procrastinabile e che deve essere pianificato alla luce dei vincoli e dei limiti di natura tecnico-amministrativa e finanziaria attualmente esistenti in ambito nazionale. A tal proposito, il vincolo dell'omologazione potrebbe essere risolto senza eccessivo impiego di risorse, coordinando con la DAT un piano di acquisizioni focalizzato su manufatti già omologati, o facilmente omolo-gabili in maniera "formale". D'altro canto, il limite derivante dalla contrazione degli investimenti della Difesa potrebbe essere superato programmando un piano di finanziamento pluriennale a copertura di una specifica esigenza operativa. Ciò, per garantire all'artiglieria terrestre italiana di colmare un gap capacitivo che rischia di ampliarsi sempre più con il trascorrere del tempo e di essere in grado di assolvere adeguatamente i propri compiti e di affrontare le sfide del futuro scenario operativo, dove risulterà decisivo non solo il maggior livello quantitativo ma, soprattutto, il più elevato livello tecnologico del materiale impiegato.
展开▼