Utilità clinica dello studio con Tomografia Computerizzata della morfologia del canale femorale nei pazienti candidati a protesizzazione dell'anca

摘要

Negli ultimi anni l'impiego delle protesi dell'anca è notevolmente aumentato e sempre maggiore attenzione viene rivolta allo studio preoperatorio dell'estremo prossimale del femore, metafisario e diafisario allo scopo dì raggiungere l'ottimale congruenza tra protesi e osso ospitante. Infatti è ormai ampiamente dimostrato che i migliori risultati si ottengono minimizzando il rischio di mobilizzazione dell'estremo dello stelo protesico, scegliendo cioè il tipo di protesi in base alla morfologia del canale femorale e limitando l'impiego di protesi cementate, dove maggiore è la possibilità di mobilizzazione a distanza di tempo, ai casi più gravi di osteoporosi. Per valutare la morfologia e le dimensioni del canale femorale abbiamo sfruttato una tecnica TC di semplice esecuzione e facilmente ripeti-bile. Dopo accurato posizionamento del paziente all'interno del gantry, vengono eseguite alcune scansioni assiali a livelli prestabiliti, prendendo come riferimento la linea mediana orizzontale del piccolo trocantere. Abbiamo acquisito immagini assiali a livello della linea mediana orizzontale, a 2 cm al di sopra e a 5 e 10 cm al di sotto di essa, in 105 pazienti. In 13 casi la misurazione è stata bilaterale. Infine, tutti i dati sono stati confrontati con i reperti intraoperatori. Dall'analisi di tali dati è emersa notevole variabilità tra i diametri del canale femorale e degli spessori corticali nei vari pazienti. Tale variabilità è stata confermata anche nelle misurazioni bilaterali e nell'ambito dello stesso paziente tra i due femori. La morfologia del canale femorale con l'eventuale possibilità di un suo rimodellamento, condiziona la scelta del tipo di stelo protesico da adattare e conseguentemente la quantità di materiale cementante da utilizzare. Riteniamo che la conoscenza di questa metodica sia oggi fondamentale per la corretta pianificazione di un intervento di protesi d'anca e quindi per ottenere il miglior risultato terapeutico a distanza di tempo.%In the last few years hip arthroplasty has been increasingly used and both metaphy-sis and diaphysis of the proximal femur are studied preoperatively for best compliance between prosthesis and bone. Indeed, the best results can be obtained by reducing the risk of stem end mobilization, which means to choose the prosthesis fitting the femoral canal best and to limit the use of cement prostheses, which are at high risk of mobilization in time, to advanced osteoporosis patients. We used a simple and repeatable CT technique to study femoral canal structure and size. After accurately positioning the patients inside the gantry, we acquired some axial scans at scheduled levels referring to the horizontal midline of the lesser trochanter. The axial scans were acquired 2 cm above and 5 and 10 cm below the horizontal mid-line in 105 patients. Measurements were bilateral in 13 patients. Finally, the results were compared with the surgical outcome. Femoral canal cross-diameters and cortical bone width varied greatly, which variations were confirmed in bilateral measurements and in the same patient between the two femurs. Femoral canal structure, which can be remodelled, influences the choice of the stem and thus the amount of cement. We believe this method to be fundamental for correct surgical planning and for best treatment outcome.