La minaccia di uno sbarco ha un valore strategico, per cui evidentemente tutte le Forze Armate concorrono per contrastarlo. Ciononostante vi sono reparti il cui compito primario è proprio quello di contrastare uno sbarco. In Italia, ad esempio, al tempo della Guerra Fredda il Reggimento Lagunari SERENISSIMA aveva come compito primario l'interdizione delle aree costiere della laguna veneta che va da Grado a Chioggia.In Occidente vi sono pochi esempi di reparti e mezzi dedicati alla difesa an-ti-sbarco, principalmente concentrati tra i Paesi "vicini di casa" della Russia. Nei Paesi scandinavi la struttura delle forze anti-sbarco è cambiata sensibilmente negli ultimi anni. Ad esempio in Norvegia la difesa costiera prevedeva batterie costiere di artiglieria in fortezza da 120 mm e da 75 mm, 3 batterie di siluri da 533 mm in struttura protetta (una soluzione davvero unica), che sono rimaste operative fino al 2002, e 3 campi minati fissi, comandati da terra, dotati anche di mine con una carica esplosiva di 31. Ora sono rimasti soltanto i nuclei di cacciatori costieri equipaggiati con missili anti-nave leggeri RBS-17.
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