Forse uno dei risultati più interessanti dell'indagine è che la maggior parte degli studenti (più dell'80%) utilizza come elemento discriminante per il giudizio di affidabilità delle informazioni soprattutto la fiducia e la reputazione attribuita alla fonte (persone o istituzioni), e conferma anche la teoria delle "shared narratives" (Sloman & Fernbach, 2017) perché dichiara di cercare conferme alle informazioni sentendo le opinioni da amici o colleghi. Altro elemento importante da rilevare è come vi sia una forte richiesta da parte degli studenti per una formazione alla fruizione critica delle informazioni e non solo di quelle online. Il fatto che ben l'85% non crede che le fake-news appartengano solo al Web e ai Social è effettivamente un indice che vede la richiesta di una educazione che ponga più attenzione allo sviluppo di un atteggiamento critico verso tutti i flussi informativi dei contesti di vita e di lavoro, indipendentemente dai media utilizzati. è infine consolante, ma anche stimolo ad una grande responsabilità per tutti gli attori della formazione, rilevare che ben il 95% degli studenti indichi la scuola e l'Università come le istituzioni più indicate per attuarla.
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