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Studio dei meccanismi di morte dopo somministrazione di catechine estratte dal tè verde in cellule epiteliali prostatiche immortalizzate e tumorigeniche.

机译:研究了从绿茶中提取的儿茶素在永生化和致癌性前列腺上皮细胞中的死亡机制。

摘要

L’infuso di foglie di tè verde (C. sinensis) è una bevanda estremamente popolare in tutto il mondo il cui consumo abituale, secondo solo a quello dell’acqua, è da tempo stato associato a benefici per la salute. Tra questi, oltre ad esiti positivi sul diabete, obesità e malattia neurologiche, quello più rilevante è l’effetto chemiopreventivo in un ampio ambito di patologie tumorali. A tal proposito è da tempo stabilito come, gran parte degli effetti benefici generali e di possibile chemioprevenzione del cancro da parte del tè verde, siano mediate da alcuni dei suoi componenti, i polifenoli e, soprattutto la -(-)epigallocatechin-3-gallato (EGCG), la catechina più abbondante in assoluto (50-80% del peso secco di una foglia; 200-300 mg in una tazza di tè verde).L’attività chemiopreventiva dell’EGCG è supportata da osservazioni epidemiologiche, studi su colture cellulari, su modelli animali e sull’uomo. Recenti studi clinici di fase I e II sono stati condotti per esplorare gli effetti chemiopreventivi dell’EGCG negli esseri umani rivelando come il trattamento con EGCG inibisce, con varie modalità ed in organi diversi (quali fegato, pomone, stomaco, seno, prostata e colon), la proliferazione e la trasformazione di cellule pre-neoplastiche e neoplastiche come pure la neoangiogenesi, l’invasione del tumore e la formazione di metastasi in organi diversi come fegato, stomaco, polmone, seno, prostata e colon.Numerodi studi in vitro hanno evidenziato come l’EGCG induca l’arresto della crescita, alterando l’espressione di proteine che regolano il ciclo cellulare e sopprimendo l’espressione di alcuni oncogeni. Provoca inoltre morte cellulare modificando il rapporto delle proteine Bcl2/Bax in maniera da favorire l’apoptosi. Il blocco della proliferazione e l’induzione di morte cellulare sono indipendenti dallo stato della proteina p53 ma, in generale, è possibile affermare che, cellule aventi una p53 funzionante rispondono a dosi inferiori di EGCG. È stato suggerito che i polifenoli estratti dal tè verde siano in grado di inibire il processo di carcinogenesi, modulando una vasta gamma di vie di trasduzione del segnale coinvolte nello sviluppo del cancro, quali Jak/STAT, MAPK, PI(3)K/Akt, Wnt, Notch. È stato anche proposto che, almeno in vitro, le catechine estratte dal tè verde siano inibitori dell’attività del proteasoma e che, quindi, interferiscano con le vie di degradazione delle proteine ubiquitina-dipendenti.É interessante notare come gli effetti antiproliferativi e pro-apoptotici delle catechine del tè verde siano specifici per le cellule trasformate, mentre non si riscontrino effetti tossici su colture primarie di cellule normali. Risultati ottenuti in studi precedentemente pubblicati dal nostro gruppo di ricerca e da altri autori, hanno confermato che l’EGCG risulta efficace nell’inibire la proliferazione sia di cellule epiteliali prostatiche immortalizzate non tumorigeniche (PNT1a), sia di cellule pienamente trasformate, metastatiche, androgeno indipendenti e tumorigeniche, quali le PC-3, risultando invece inefficace in cellule epiteliali prostatiche normali in coltura primaria.Questo risultato è particolarmente importante, in quanto evidenzia che l’effetto citotossico e citostatico delle catechine del tè verde è specifico per le cellule trasformate.I dati raccolti hanno confermato come la somministrazione di Polyphenon E® (Poly-E) risulti citotossica per entrambe le linee cellulari, PNT1a e PC-3, sebbene le concentrazioni di inibizione della proliferazione (IC50), siano diverse nelle due linee (rispettivamente 35 µg/mL e 145 µg/mL). Inoltre, abbiamo verificato che le due linee cellulari rispondono al trattamento con Poly-E attivando percorsi molecolari diversificati, nei modi e nei tempi di attuazione, che portano in ogni caso all’inesco di un meccanismo di morte programmata. Le PNT1a reagiscono al trattamento con Poly-E attraverso meccanismi inzialmente citoprotettivi. L’innesco del processo autofagico, che abbiamo verificato fra le 6 e le 12 ore di trattamento, è da considerarsi un evento marginale e transitorio, con funzioni pro-sopravvivenza. Esso risulta anche causa di una concomitante e transitoria attivazione di meccanismi associati a stress del reticolo endoplasmatico (ERS), che tendono ad autolimitarsi dopo le 12 ore. Dalle 24 ore in avanti, gli inziali percorsi di sopravvivenza messi in atto da queste cellule lasciano il posto all’attivazione di un programma di apoptosi intrinseca che coinvolge sia le propteine BH3-only (membri pro-apoptotici della famigglia Bcl-2) che il clivaggio delel caspasi -9, -7 e -3. Il tutto si conclude con l’attivazione della PARP e la frammentazione del DNA, mentre, in concomitanza, le cellule perdono il contatto con la superficie di crescita e se ne distaccano (morte per anoikis).Le cellule PC-3 sono più resistenti delle PNT1a al trattamento con le catechine, e richiedono concentrazioni più elevate di Poly-E (145 µg/mL) per andare incontro prima al blocco della proliferazione e poi a morte. Il processo morfologico più evidente nelle cellule PC-3 dopo la somministrazione di Poly-E è una massiccia vacuolizzazione citoplasmatica che porta a stravolgere l’aspetto della cellula la quale rimane comunque aderente al substrato di crescita fino alla morte. Le indagini da noi svolte hanno permesso di appurare come, in queste cellule, il Poly-E induca un marcato e persistente ERS, che si concretizza nell’induzione del fattore di trascrizione ATF4 e, di conseguenza, nell’aumento della trascrizione di eIF2α (poi fosforilata), GADD34 e CHOP, noti marcatori di stress del reticolo. L’aumento dell’espressione di questi geni è stato anche verificato a livello di proteina. p38 MAPK è un membro della famiglia di MAP chinasi attivato tramite fosforilazione in risposta a varie tipologie di stress. Mentre il percorso di ERK (MAPK attivate da segnali extracellulari) regola principalmente un programma di proliferazione e sopravvivenza, la via di segnalazione che coinvolge JNK è in grado di promuovere sia la proliferazione che l’apoptosi. È già noto in letteratura come la via di p38 MAPK, può essere implicata nella soppressione della tumorigenesi, poichè inibisce la proliferazione cellulare attraverso una riduzione dell’espressione della ciclina D1 e il coinvolgimento di geni oncosoppressori quali p16/Rb e p19ARF/p53. Mentre in cellule PNT1a il ruolo di p38 MAPK, sulla base delle indagini dai condotte, non appare definibile con chiarezza, nelle cellule PC-3 abbiamo verificato una marcata attivazione di p38α dopo 24 ore di trattamento con Poly-E, che si mantiene fino a 48 ore. L’aumento della fosforilazione di p38α, nelle cellule PC-3, correla con l’aumento dell’espressione di proteine pro-apoptotiche della famiglia Bcl-2, come PUMA e Bax, coinvolte nell’attivazione della via di morte che culmina con l’aumento della permeabilizzazione della membrana mitocondriale ed il rilascio di AIF. Non possiamo inoltre escludere che, sempre p38α, sia coinvolto nell’attivazione di CHOP di concerto con ATF4, e contribuisca a mantenere elevati i valori di questo marcatore di ERS.In conclusione, i nostri dati evidenziamo come il reticolo endoplasmatico rappresenti un bersaglio cellulare particolarmente importante nel meccanismo di azione antiproliferativo e pro-apoptotico delle catechine del tè verde. Ulteriori approfondimenti saranno necessari per delucidare, in termini meccanicistici, quali molecole intervengano fra l’induzione dell’ERS, l’UPR e l’attivazione di meccanismi effettori di morte cellulare.Gli estratti standardizzati di catechine del tè verde si propongono come agenti naturali nella prevenzione del cancro per la loro assenza di tossicità sicurezza, i bassi costi e la biodisponibilità. Pertanto potrebbero risultare utili ulteriori approfondimenti sulla valutazione dell’utilizzo delle catechine da sole o in combinazione con terapie convenzionali per la prevenzione della progressione progressione tumorale e/o il trattamento delle neoplasie umane.
机译:输注绿茶(C. sinensis)是全世界非常流行的饮料,其习惯性消费仅次于水,长期以来一直与健康有关。其中,除了在糖尿病,肥胖症和神经系统疾病方面的积极成果外,最相关的是在多种肿瘤病理学中的化学预防作用。在这方面,长期以来已经确定,绿茶的许多一般有益作用和可能的化学预防作用是由其某些成分,多酚和最重要的是((-)epigallocatechin-3-gallate)介导的。 (EGCG),这是儿茶素中含量最高的一种(叶干重的50-80%;一杯绿茶中200-300 mg)。EGCG的化学预防活性得到流行病学观察和作物研究的支持手机,动物模型和人类。为了揭示EGCG对人体的化学预防作用,最近进行了第一和第二阶段的临床研究,以揭示EGCG治疗如何以各种方式和在不同器官(例如肝脏、,、胃,乳房,前列腺,结肠)中抑制。 ),前肿瘤细胞和肿瘤细胞的增殖和转化,以及在不同器官(如肝,胃,肺,乳腺,前列腺和结肠)的新血管生成,肿瘤侵袭和转移形成。强调了EGCG如何诱导生长停滞,改变调节细胞周期的蛋白质表达并抑制某些癌基因的表达。它还通过改变Bcl2 / Bax蛋白的比例来促进细胞凋亡,从而导致细胞死亡。增殖的阻滞和细胞死亡的诱导与p53蛋白的状态无关,但是通常可以说具有p53功能的细胞对较低剂量的EGCG产生反应。有人提出,从绿茶中提取的多酚能够抑制癌变过程,调节与癌症发展有关的多种信号转导途径,例如Jak / STAT,MAPK,PI(3)K / Akt ,Wnt,Notch。也有人提出,至少在体外,从绿茶中提取的儿茶素是蛋白酶体活性的抑制剂,因此会干扰泛素依赖性蛋白的降解途径。绿茶儿茶素的凋亡对转化细胞具有特异性,而在正常细胞的原代培养物中未发现毒性作用。在我们的研究小组和其他作者先前发表的研究中获得的结果已经证实,EGCG可有效抑制永生化的非致瘤性前列腺上皮细胞(PNT1a)和完全转化的转移性雄激素细胞的增殖。独立的且具有致癌性的,例如PC-3在原代培养的正常前列腺上皮细胞中无效,这一结果尤为重要,因为它表明绿茶儿茶素的细胞毒性和细胞抑制作用对转化细胞具有特异性。收集到的数据证实,尽管两种细胞系的增殖抑制浓度(IC50)不同(分别为35),但施用PolyphenonE®(Poly-E)对两种细胞系PNT1a和PC-3均具有细胞毒性。 µg / mL和145 µg / mL)。此外,我们验证了这两种细胞系通过激活不同的分子途径(在实施的方式和时间上)对Poly-E的治疗有反应,无论如何都会导致程序性死亡机制的失败。 PNT1a通过最初的细胞保护机制对Poly-E治疗产生反应。自噬过程的触发因素(我们在治疗的6到12个小时内进行了验证)被认为是边缘和短暂事件,具有促生存功能。这也是与内质网应激(ERS)相关的机制同时并短暂激活的原因,内质网应激(ERS)倾向于在12小时后限制自身。从24小时开始,由这些细胞实施的初始生存途径被激活内在的凋亡程序所激活,该程序涉及仅BH3蛋白(Bcl-2家族的促凋亡成员)和胱天蛋白酶-9,-7和-3的裂解。所有这些都以PARP的激活和DNA的断裂为结尾,与此同时,细胞失去与生长表面的接触并变得脱离(由阳极引起的死亡),而PC-3细胞比PNT1a用于儿茶素治疗,并且需要更高浓度的Poly-E(145 µg / mL),才能首先面对增殖阻滞然后死亡。施用Poly-E后,PC-3细胞中最明显的形态学过程是大量胞质空泡化,这会破坏细胞的外观,而该细胞仍然保持粘附在生长基质上直至死亡。我们进行的研究使我们有可能确定Poly-E如何在这些细胞中诱导显着且持久的ERS,从而诱导转录因子ATF4的诱导,从而导致eIF2α的转录增加(然后磷酸化),GADD34和CHOP(已知的晶格应力标记)。这些基因表达的增加也已在蛋白质水平得到证实。 p38 MAPK是MAP激酶家族的一员,可响应各种压力而被磷酸化激活。尽管ERK途径(由细胞外信号激活的MAPK)主要调节增殖和存活程序,但涉及JNK的信号途径却能够促进增殖和凋亡。在文献中已经知道如何将p38 MAPK途径与肿瘤发生的抑制联系起来,因为它通过减少细胞周期蛋白D1的表达和参与肿瘤抑制基因(例如p16 / Rb和p19ARF / p53)来抑制细胞增殖。根据管道的调查,虽然p38 MAPK在PNT1a细胞中的作用似乎无法明确定义,但在PC-3细胞中,经过Poly-E处理24小时后,p38α的活化显着,并维持至48小时。 PC-3细胞中p38α磷酸化的增加与Bcl-2家族促凋亡蛋白(例如PUMA和Bax)的表达增加相关,该蛋白参与死亡路径的激活,最终导致死亡。线粒体膜通透性增加和AIF释放。此外,我们不能排除p38α始终与ATF4协同参与CHOP的活化,并有助于维持该ERS标记的高值。总而言之,我们的数据突出了内质网如何代表特定的细胞靶标在绿茶儿茶素的抗增殖和促凋亡机制中起重要作用。从机理上讲,还需要进一步研究,以阐明哪些分子介于ERS诱导,UPR和激活细胞死亡的效应机制之间,并建议将绿茶儿茶素的标准化提取物作为天然成分。由于没有安全毒性,低成本和生物利用度,因此可以预防癌症。因此,进一步评估儿茶素单独使用或与常规疗法联合使用以预防肿瘤进展和/或治疗人类肿瘤的评估可能是有用的。

著录项

  • 作者

    Silva Alessandro;

  • 作者单位
  • 年度 2012
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  • 正文语种 Italiano
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