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Il magistero purista di Tommaso Minardi, 1800-1850. Il contributo dell’artista e della sua scuola al dibattito teorico sul primitivismo romantico, nella riforma della didattica accademica, per la diffusione in Europa dei fenomeni di Revival

机译:托马索·米纳尔迪(Tommaso Minardi)的纯洁大礼堂,1800至1850年。在学术教学改革中,艺术家及其学校对浪漫原始主义的理论辩论做出了贡献,以促进复兴现象在欧洲的传播。

摘要

La ricerca che viene presentata offre, a oltre venticinque anni di distanza dalla primarivalutazione critica dell’opera di disegnatore di Tommaso Minardi (Faenza, 1787 - Roma,1871), effettuata per merito di Stefano Susinno, una disamina approfondita su quest’artista,unanimemente considerato una delle più eminenti personalità artistiche del movimento puristaitaliano. L’indagine è stata affrontata consapevolmente allo scopo di sottrarre all’oblio lacorrente del Purismo romano, a cominciare dal suo rappresentante di punta: obiettivo che finoad oggi risulta, in sostanza, disatteso dagli studi di settore, come denunciato nell’Introduzione.Il progetto ha preso le mosse infatti dalla fondamentale constatazione della carenza di ricerchein materia, in riferimento soprattutto alla scarsità di iniziative di studio di ampio respiro, inriferimento non all’arco cronologico ma a quel che concerne la geografia artistica delmovimento, ovvero il raggio d’influenza e il rilievo europeo del magistero purista di Minardi.L’attività didattica svolta dall’artista presso l’Accademia di San Luca a Roma e nel propriofrequentatissimo studio privato, nonché l’insegnamento teorico condotto in parallelo, inciseroinfatti in maniera determinante per l’affermazione in vari paesi europei di correnti cheaccolsero le medesime istanze di rinnovamento avanzate da Minardi e dai suoi seguaci,fondate principalmente sullo studio della pittura italiana medievale e rinascimentale. Nelcorso delle indagini sono stati individuati pertanto alcuni gruppi di artisti di diversanazionalità che possono ora, correttamente, essere raggruppati sotto la comune etichetta di“Purismo internazionale”.In questa prospettiva, che tentasse di mettere in risalto gli aspetti didattici innovativi checonnotarono il vasto seguito che fece capo a Minardi, nonché inserendolo correttamenteall’interno dello scenario cosmopolita in cui gli artisti gravitanti nell’orbita purista operarono,si inquadra un’esperienza di catalogazione applicata presso la School of Art della Universityof Wales di Aberystwyth, dove sono conservati circa 200 disegni del pittore purista, la cuischedatura scientifica costituisce parte integrante della tesi, confluendo nel quarto capitolodedicato a Un caso d’indagine: l’album degli “Studi di figure” di Tommaso Minardi, chenella parte introduttiva ospita pure un excursus sulla popolarità delle opere dell’artista italianoin Gran Bretagna per tutto il XIX secolo.Oltre a ciò, rimanevano da affrontare altre tracce di ricerca già percorse dagli studi precedenti,al fine di poter sciogliere alcuni annosi nodi critici, focalizzando meglio, con l’ausilio dielementi inediti e argomenti più convincenti, i caratteri peculiari della produzione artistica edelle teorie estetiche minardiane. È stato possibile infatti suffragare le numerose ipotesiavanzate grazie alla documentazione acquisita dopo un’intensa attività di ricerca, compiuta siaattraverso la ricognizione archivistica (con particolare attenzione riservata all’archivio privatodi Minardi, conservato nel Fondo Ovidi presso l’Archivio di Stato di Roma), sia tramiteperlustrazioni in raccolte museali (l'Accademia Nazionale di San Luca, il Museo di Roma, laGalleria Comunale d'Arte Moderna e Contemporanea di Roma, l'Accademia di Belle Arti diPerugia e diversi ancora, nonché gallerie e case d'asta), mentre all’estero sono state effettuateinvestigazioni, sebbene circoscritte, nelle collezioni del British Museum e del Victoria &Albert Museum a Londra, e nel Gabinetto dei disegni e stampe del Musedo del Prado aMadrid. La ricerca si è potuta avvalere anche della disponibilità accordata da alcunicollezionisti privati che hanno consentito di visionare e studiare le opere a loro appartenenti:di eccezionale rilievo il nucleo di disegni di Minardi, completamente inedito, pervenuto nellacollezione di Carla Milano a San Paolo del Brasile; di questo e molto altro materiale di studioha tratto giovamento la parte più propriamente discorsiva della tesi, strutturata in tre capitoli.Il primo capitolo verte su un’analisi dei diversi fattori che concorsero alla genesi di un gustominardiano per i primitivi, intendendo in quest’accezione i pittori del Tre, Quattro e primoCinquecento: risultano essere stati determinanti l’ascendente dei pittori nordeuropei ditendenza proto-romantica, l’influenza della tradizione erudita settecentesca di stampoilluminista (Lanzi, Séroux d’Agincourt, Cicognara e altri) e l’incontro con gli esponenti delgruppo dei Nazareni e altri artisti stranieri presenti nel vivace milieu artistico romanodell’inizio dell’Ottocento. Tuttavia, dalla consultazione dell’epistolario di Minardi, sonoemerse precoci attestazioni del suo interesse per gli “antichi maestri” che spingono a ritenereche i punti salienti delle teorie puriste siano maturati autonomamente. I presupposti dellasuccessiva, più marcata, scelta di orientamenti da parte del pittore faentino, si colgono inoltrenel dibattito che coinvolse agli albori del secolo altri artisti dell’ambiente romagnolo ebolognese (Giuseppe Zauli, Felice Giani, Pelagio Palagi, ecc.) da cui Minardi proveniva edove aveva ricevuto anteriormente del trasferimento a Roma la sua educazione artistica.Facendo luce su queste premesse di cui non si aveva cognizione, si distingue in maniera nettal’origine “autoctona” del Purismo minardiano, affrancato così per la prima volta dal gruppotedesco dei Nazareni. Con il sostegno di ulteriori documenti e istituendo confronti tra operegià note ed altre inedite, vengono evidenziate di conseguenza le “false analogie” e “ambigueaffinità” tra i due movimenti entrambi rientranti nell’alveo del primitivismo romantico.Nel secondo capitolo si ripercorrono le tappe della formazione di Tommaso Minardi che nesvilupparono la sensibilità per il tema dell’insegnamento artistico, intorno al quale l’artistapropose piani di riforma degli studi accademici, sperimentati di lì a poco mediante ladirezione dell’Accademia di Belle Arti di Perugia, incarico assunto nel 1819. In questacircostanza è stata però oggetto di esame più approfondito un’esperienza pregressa, ritenutafondamentale nell’itinerario artistico minardiano, ovvero la sua partecipazione ai corsidell’Accademia d’Italia a Palazzo Venezia, fondata nel 1811 su iniziativa del consolenapoleonico Giuseppe Tambroni con la collaborazione di Antonio Canova: precedenteineludibile, a sua volta posto in collegamento con l’Accademia dei Pensieri, circolo di artistiitaliani e stranieri riuniti in casa di Felice Giani a Roma verso il 1790, durante le cui riunionierano già affiorate le medesime esigenze di rinnovamento degli studi artistici avvertite poi daTambroni, Canova e quindi dal giovane Minardi. In seguito viene esaminata l’attuazione deiprogetti didattici minardiani a Roma, resa possibile dalla nomina a professore di disegno nellaprestigiosa Accademia di San Luca, avvenuta nel 1821. Le idee rinnovatrici di Minardibasate, a differenza dei criteri di epoca neoclassica improntanti alla copia della statuariagreco-romana, sullo studio dal vero e dagli “antichi maestri”, incontrarono all’inizio fortiresistenze ma a partire dagli anni Trenta si imposero definitivamente quale modello egemone,come illustra con dovizia di dettagli la varietà di opere presentate a supporto delleconsiderazioni svolte (disegni, bozzetti, dipinti). Oltre che sul magistero pubblico, il pittorefaentino poté fare affidamento per la diffusione del proprio metodo anche sulle numerosepresenze di studenti che approdarono nel suo studio privato: è possibile dimostrare che alcuniartisti (Michele Ridolfi, Giambattista Bassi, Luigi Cochetti, ecc.), suoi coetanei o di poco piùgiovani, si esercitavano sotto la sua supervisione a partire dal 1814-15 circa; l’atelier delpittore divenne poi frequentatissimo dopo il 1830, quando aprì la nuova sede della sua scuoladi disegno nelle sale messegli a disposizione in Palazzo Colonna, a piazza Santi Apostoli.Il terzo capitolo è incentrato sui riflessi locali e internazionali dell’ascesa del Purismominardiano, tematica mai indagata prima d’ora in modo sistematico: l’eco del successo dellacorrente purista, ampiamente testimoniata dal clamore critico suscitato dalla pubblicazione,benché tardiva, del manifesto redatto da Antonio Bianchini (Del Purismo nelle arti, 1842), èanticipata di circa un decennio. Viene infatti indicato quale momento cruciale la lettura deldiscorso Delle qualità essenziali della pittura italiana pronunciato da Minardi nel 1834, testoche produsse notevoli ripercussioni in ambito nazionale, testimoniate dagli scritti diintellettuali vicini alle posizioni del faentino (Carlo d’Arco, Pietro Selvatico, ecc.), mentre piùavanti è posto l’accento sul riconoscimento della statura teorica dell’artista in ambientistranieri (ad esempio da parte di Montalembert e Rio in Francia). Le pratiche di studio e gliinteressi imposti da Minardi a Roma - e attraverso i suoi seguaci e ammiratori in altriimportanti centri artistici in Umbria, Toscana, Emilia-Romagna, Veneto, Liguria - condusserogradualmente a un’adesione incondizionata da parte di numerosi artisti alle poetiche delRevival neo-quattrocentesco, attingendo a piene mani dalla tradizione rinascimentale centroitalianama anche accogliendo riferimenti al manierismo cinquecentesco e alla pitturaclassicista e naturalista del primo Seicento: si sottolinea a riguardo che queste concessioni inchiave eclettica sono una specifica prerogativa del Purismo minardiano, non rintracciabilenell’arte degli esponenti del movimento nazareno. Altro obiettivo è stato quello di mettere inrilievo, ricorrendo in prevalenza a testimonianze visive (la produzione grafica, i saggiaccademici), il diffondersi del linguaggio purista di estrazione minardiana, ormaipredominante nella capitale pontificia, in altri contesti al di fuori dei confini italiani. Nelcomplesso sono state dunque individuate tre fasi, contraddistinte da soluzione di continuità,che scandirono il progressivo affermarsi del Purismo, con una ramificazione negli altri Statiitaliani preunitari e l’irradiazione in alcuni paesi europei, specialmente in Spagna, nei circolipuristi dell’Accademia di San Fernando a Madrid (Federico Madrazo, Joaquín Espalter) edella Escuela de la Llotja di Barcellona (Pablo Milà, Pelegrin Clavé, ecc.) e in Inghilterra(nell’opera di artisti come Charles Eastlake, William Dyce, Joseph Severn), dati di assolutanovità che costituiscono una rilevante scoperta negli studi in materia.La parte conclusiva contiene una serie di riflessioni aperte e di spunti di ricerca sulla Duttilitàe continuità della lezione minardiana: viene prima preso in esame il valore assegnato daMinardi al disegno, da estendere anche ai suoi allievi, che è stato possibile interpretare in unanuova ottica sulla base della diversità tipologica e stilistica riscontrabile negli “Studi difigure” e di altri esemplari rinvenuti che denotano interessi di natura realistica (gli studianatomici, di panneggio, di espressione, ecc.). Infine si mette a fuoco la particolaritàdell’approccio dell’artista allo studio dei modelli della pittura primitiva: come cultore degli“antichi maestri”, infatti, Minardi si differenziò in maniera non trascurabile dai precedentisettecenteschi da cui aveva tratto linfa ispiratrice il suo primordiale tentativo di superamentodei canoni neoclassici, e al contempo si distanzia rispetto a figure coeve (per esempio iprincipali rappresentanti del nazarenismo tedesco, Pforr e Overbeck). Le opere dei puristi,soprattutto nella pittura di cavalletto destinata ai circuiti del mercato d’arte, produzione menoconosciuta della decorazione di committenza ecclesiastica ripetutamente indagata negli ultimidue decenni, mostrano di attingere a un repertorio più ampio e variegato di quanto sia maistato osservato finora e confortano l’idea di fondo di una originalità del Purismo minardiano,che ne favorì una larga condivisione e propagazione in Europa tra il 1840 e il 1850 circa.
机译:在托马索·米纳尔迪(Tommaso Minardi,1787年-罗马,1871年,罗马)对设计师的作品进行首次批判性评估后的第二十五年,这项研究提供了史蒂芬诺·苏西诺(Stefano Susinno)的大力支持,这是对该艺术家的一次深入考察。被认为是意大利纯粹主义者运动中最杰出的艺术人物之一。为了消除目前对罗马纯正主义的遗忘,调查是有意识地进行的,从其主要代表开始:这一目标到目前为止,如引言中所指出的那样,行业研究基本上没有考虑这一目标。实际上,它是从根本上缺乏对这一主题的研究的观察出发的,特别是涉及广泛研究计划的稀缺性,不是指时间顺序,而是涉及机芯的艺术地理区域,即影响范围和影响范围。这位艺术家在罗马圣卢卡学院(Accademia di San Luca)进行的教学活动以及他经常进行的私人学习,以及并行进行的理论教学,对决定性的确认产生了决定性的影响。欧洲各国的潮流接受了米纳尔迪及其追随者提出的相同的续约请求uaci,主要研究中世纪和文艺复兴时期的意大利绘画。因此,在调查过程中,已经确定了一些不同国籍的艺术家群体,这些群体现在可以正确地归为“国际纯粹主义”的共同标签,在这种观点下,他们试图突出创新性的教学论方面,这些方面标志着广泛的跟随者。他提到了Minardi,并将其正确地插入了吸引纯粹主义者轨道的艺术家所从事的国际化场景中,并在威尔士阿伯里斯特威斯大学艺术学院应用了编目经验,其中约有200张作为纯粹的画家,科学烹调是论文不可或缺的一部分,并纳入了第四章“调查案例”:汤玛索·米纳尔迪的《人物研究》专辑,在入门部分还载有关于艺术家作品受欢迎程度的游览19世纪整个英国的意大利人ò以前的研究已经涵盖的其他研究痕迹仍有待解决,以便能够消除一些长期存在的关键问题,借助未发表的要素和更具说服力的论据,更好地聚焦艺术创作和米纳德美学理论的独特特征。实际上,有可能证实大量的假设,这要归功于经过档案侦察之后进行的大量研究活动而获得的文件(特别注意Minardi的私人档案,该档案保存在罗马国家档案馆的Ovidi基金会中),通过博物馆收藏品中的插图(圣卢卡国家科学院,罗马博物馆,罗马现代与当代艺术市政画廊,佩鲁贾美术学院等,还有画廊和拍卖行),尽管在国外进行了调查,尽管数量有限,但在伦敦的大英博物馆和维多利亚和阿尔伯特博物馆的收藏品中,以及在马德里普拉多博物馆的图纸和版画内阁中进行了调查。这项研究还能够利用一些私人收藏家提供的可用性,这些收藏家使人们有可能查看和研究属于他们的作品:极为重要的是,米纳尔迪的绘画核心(完全未出版)是在巴西圣保罗的卡拉·米兰诺收藏中获得的;本章中最恰当的论断部分(共分为三章)得益于该材料和其他许多研究材料;第一章着重分析了影响古斯托米纳德派原始人的不同因素,这意味着三,四,十五世纪初的画家:十八世纪启蒙运动博学的传统的影响(兰兹,塞鲁克斯·德阿金古尔,乔科纳拉等人)以及与拿撒勒团体的代表人物和其他外国艺术家参加了19世纪初期热闹的罗马艺术环境。然而,通过对米纳尔迪的书信的咨询,人们对他对“古代大师”的兴趣得到了早期证明,这使人们相信,纯粹主义理论的重点已经独立地成熟了。画家从法恩扎(Faenza)选择下一个更明显的方向的假设米纳尔迪(Minardi)来自博洛尼亚Romagna地区的其他艺术家(朱塞佩·扎利(Giuseppe Zauli),费利斯·贾尼(Felice Giani),贝拉吉奥·帕拉吉(Pelagio Palagi)等,也参与了本世纪初的辩论。在这些未知的前提下,它清楚地区分了Minardian Purism的“自发”起源,因此由Nazarenes的德国团体首次将其释放。在进一步的文件支持下,并建立了著名作品与其他未出版作品之间的比较,相应地突出了这两个运动之间的“假类比”和“亲和力模糊”,它们都属于浪漫原始主义。托马索·米纳尔迪(Tommaso Minardi)的培训发展了对艺术教学主题的敏感性,围绕该主题,艺术家提出了学术研究改革计划,此后不久,他通过佩鲁贾美术学院的指导进行了实验,该职位于1819年就职。然而,在这种情况下,以前的经历被认为是米纳尔艺术路线中的基础,或者他参与了威尼斯宫的意大利学院的课程,该美术馆是在拿破仑控制台朱塞佩·坦布罗尼(Giuseppe Tambroni)的合作下于1811年创立的安东尼奥·卡诺瓦(Antonio Canova):不可避免的先例,又被置于联系中1790年左右,在思想学院的带领下,一大批意大利和外国艺术家聚集在罗马的菲利斯·贾尼(Felice Giani)的房子中,在他们的会面中,对艺术研究进行更新的需求已经浮出水面,然后坦布罗尼,卡诺瓦和年轻的米纳尔迪就感受到了。然后,考察了米纳尔教学法项目在罗马的实施情况,并于1821年任命了著名的圣卢卡艺术学院绘画教授,这使该计划成为可能。罗曼(Roman)经过一生的研究和“古代大师”的研究,在一开始就遭到了抵抗,但从30年代开始,他们就明确地确立了自己的霸权主义模式,如为支持所考虑的各种作品(绘画,素描)而详细说明的那样。 ,绘画)。除了公开授课外,法恩扎的画家还能够依靠他的方法的传播,还依赖着落在他私人工作室中的众多学生的存在:可以证明一些艺术家(米歇尔·里多尔菲,贾曼巴蒂斯塔·巴西,路易吉·科切蒂等),他的同龄人甚至更年轻,他们在1814-15年左右在他的监督下进行练习;随后,画家的工作室在1830年后大受欢迎,当时他在桑蒂·阿波斯托利广场的科隆纳宫可用的房间里开设了自己的设计学校,第三章着重介绍了纯粹主义的兴起在本地和国际上的反映,一个以前从未进行过系统调查的话题:纯粹主义潮流的成功回响,由安东尼奥·比安基尼(Antonio Bianchini)撰写的宣言(尽管出版很晚)引起了强烈的强烈抗议,这充分证明了这一点(德尔·普里斯莫·内尔·阿尔蒂,1842年)。十年。事实上,阅读Minardi在1834年宣告的意大利绘画的基本品质的演讲被认为是关键时刻,因为它在国家一级产生了重大影响,并被接近Faenza职位的知识著作(Carlo d'Arco,Pietro Selvatico等)证明。 ,而更多的重点放在了对艺术家在环境画家中的理论地位的认可(例如法国的Montalembert和Rio)。米纳尔迪在罗马-通过他的追随者和仰慕者在翁布里亚,托斯卡纳,艾米利亚-罗马涅,威尼托,利古里亚的其他重要艺术中心所施加的学习实践和兴趣,逐渐导致众多艺术家无条件地加入复兴诗学充分借鉴意大利中部文艺复兴传统的新十五世纪,也欢迎提及十六世纪的举止主义以及十七世纪初期的古典主义和自然主义绘画:在这方面,强调这些折衷的明确让步是米纳德主义纯正的特定特权,在指数的艺术中无法追溯拿撒勒运动。另一个目标是减轻压力,主要依靠视觉证明(图形制作,学术论文),米纳尔提亚文法的纯粹主义语言的传播,这种语言现在在罗马教皇首都占主导地位,而在意大利边界之外的其他情况下也是如此。因此,在综合体中确定了三个阶段的特点是连续性,标志着对纯粹主义的逐步确认,在其他统一前的意大利国家分支,在一些欧洲国家(尤其是西班牙)的辐射下,马德里圣费尔南多学院的巡回主义者(费德里科·马达拉斯(Federico Madrazo),华金(Joaquín) Espalter)和巴塞罗那的Escuela de la Llotja(巴勃罗·米拉(PabloMilà),佩莱格林·克拉夫(PelegrinClavé)等)和英格兰(由查尔斯·伊斯特莱克(Charles Eastlake),威廉·戴斯(William Dyce),约瑟夫·塞弗恩(Joseph Severn)等艺术家创作),绝对数据构成了对最后一部分包含有关Minardian课程的延展性和连续性的一系列开放性思考和研究思路:首先研究Minardi赋予图纸的价值,并将其扩展到他的学生身上,这有可能以新的视角进行解释。根据“差异化研究”中发现的类型学和文体多样性,以及其他标本,发现切合实际的兴趣(解剖学,帐,表情等)。最后,艺术家对原始绘画模型的研究方法的特殊性成为人们关注的焦点:事实上,作为“古代大师”的爱好者,米纳尔迪与过去的十七世纪从原始尝试中得到启发的方式有着明显的区别。超越了新古典主义的典范,同时又与当代人物(例如德国拿撒勒主义,普福尔和奥弗贝克的主要代表)保持距离。纯粹主义者的作品,尤其是发往艺术品市场的画架画,是过去二十年来反复研究的鲜为人知的教会顾客装饰产品,显示出他们所使用的曲目比迄今为止所观察到的更广泛,更舒适Minardian Purism的原创性的基本思想,主张在1840至1850年间在欧洲广泛传播和传播。

著录项

  • 作者

    Ricci Saverio;

  • 作者单位
  • 年度 2009
  • 总页数
  • 原文格式 PDF
  • 正文语种 it
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