Una panoramica sui consumi delle materie prime e sui trend futuri per l'industria italiana delle piastrelle

摘要

Come interpretare questi dati. Una prima considerazione e che nell'anno 2005 le industrie ceramiche italiane hanno incrementato la loro vocazione alla internazionalizzazione, con nuovi insediamenti all'estero. Questo ha certamente favorito la chiusura in Italia di linee obsolete e di produzioni non piu remunerative. Una indagine preliminare, in attesa di avere i risultati ufficiali del 2005 di Assopia-strelle, riscontra una produzione degli insediamenti all'estero delle nostre ceramiche pari a circa 50 milioni di metri quadrati che aggiunti ai 570 del 2005 portano ad un valore totale di 620 milioni di mq, che e stato il massimo, della produzione italiana, registrato nel 2002. Una seconda considerazione e che ad una diminuzione dei volumi di vendita non si e riscontrato una analoga riduzione nei fatturati, come e possibile vedere nella Tabella Vili. Questo e da attribuire ad un aumento della produzione in Italia del gres porcellanato, un prodotto che ha un maggiore gradimento sui mercati. In attesa di tempi migliori o di nuovi prodotti, la linea intrapresa dagli in-dustriali delle piastrelle sembra quella giusta, votata a costruire nuove imprese all'estero ma anche decisa a confermare in Italia quel ruolo di leader nella qualita, nel Made in Italy. Ben venga quindi la collocazione in borsa del Gruppo Marazzi, che potra, con le risorse recuperate, continuare in quella politica di ricerca, in grado di allargarsi ad altri settori quali: la nanotecnologia e la tecnologia delle microstrutture, che hanno aperto campi d'applicazione del tutto inediti. Materiali leggeri ad alta porosita e sensori di mobilita. La fotovoltaica (un settore specialistico della nanotecnologia) che permette la realizzazione di una nuova generazione di piastrelle dotate di "valore aggiunto". Se queste sono le prossime frontiere della piastrella ceramica sara importante lavorare da subito a queste soluzioni nella consapevolezza che e solo con la ricerca e l'innovazione che si potra essere competitivi sui mercati mondiali.