A differenza di molti altri metalli non ferrosi che dopo la lunga euforia sono entrati una fase riflessiva, lo stagno conosce un periodo di particolare fermezza sul mercato. Come nota il quotidiano "11 Sole 24 Ore" a fronte di una diminuzione delle quotazioni al London Metal Exchange che tra il primo di marzo e il 19 maggio e stata del 6 percent per l'alluminio, del 12 percent per lo zinco, del 13 percent per il rame, del 17 percent per il piombo e del 30 percent per il nickel, il prezzo dello stagno e salito del 31 percent. Il 2003 si e chiuso con un disavanzo tra offerta e domanda che viene stimato in 15.000 tonnellate e che secondo molti osservatori nel corrente anno potrebbe portarsi a 20.000 tonnellate. La forte domanda - si stima che nel 2004 i consumi mondiali possano essere di 314.000 tonnellate - viene soprattutto dallo sviluppo del consumo da parte del settore dell'elettronica nei paesi asiatici, ma anche della siderurgia e dei produttori di leghe per saldature. La produzione mondiale, come si sa, e destinata per il 40 percent "fella siderurgia, dove viene impiegata nella la produzione di banda stagnata, per il 31 percent al settore dell'elettronica, per il 16 percent aLla chimica. Le scorte sono a livelli minimi e si calcola che coprano circa sei giorni di consumi mondiali. La scarsezza, che si era manifestata in Asia, ha raggiunto l'Europa dove molte imprese utilizzatila faticano a trovare il materiale necessario per la loro produzione; sono penalizzate soprattutto le imprese del settore elettronico, che impiegano il metalLo di maggiore purezza, quello piu difficile da ottenere.
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