LE galassie a spirale sono tipicamente composte i da un nucleo centrale (il bulge) e da un disco piu sottile, su cui stelle e nubi di idrogeno fireddo (circa -2oo° C) orbitano attorno al centre Gran parte della massa sembra dunque collocata nel bulge e ci si aspetta die le stelle sul disco si muovano attorno ad esso come i pianeti si muovono attorno al Sole. Questi ultimi, com'e noto, hanno una velocita di ri-voluzione tanto minore, quanto maggiore e la loro distanza dal nostro astro. Questo comportamento e strettamente legato all'andamento della forza di gravita che decresce come l'inverso del quadrato della distanza. Perche un pianeta rimanga stabil-mente sulla sua orbita senza allontanarsi indefini-tamente o precipitare sul Sole, e necessario che la forza di gravita esercitata dal Sole sia equilibrata dalla forza centrifuga, derivante dal moto circolare del pianeta (qui trascuriamo gli schiacciamenti, in genere piccoli, delle orbite planetarie che ne fanno delle ellissi piuttosto che dei cerchi). Dal momento che la forza centrifuga e tanto maggiore, quanto maggiore e la velocita orbitale, i pianeti piu lontani devono muoversi piu lentamente per equilibrare la gravita piu debole a quelle distanze. Questo anda-mento decrescente della velocita con la distanza dal centro viene detto kepleriano, dairastronomo Johannes Kepler (1571-1630) che per primo descrisse le proprieta orbitali dei pianeti. (FIG. 1).
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