SOLO IL NUMERO E LA PROVINCIA SUI TAPPI DELLE BOTTIGLIE DI VINO Ma sono in regola anche coloro che appongono le sigle Icrf e Icq

摘要

II cambiamento di nome dell'Ispettorato centrale repressione frodi, in acronimo Icrf, in Ispettorato centrale per il controllo della qualità dei prodotti agroalimentari, in acronimo Icq, ha suscitato qualche problema negli imbottigliatori di vino alpunto da costringere la loro associazione a fare uno specifico quesito all'Ispettorato. I motivi del grave disagio, come ha lamentato l'Unione italiana vini, stanno nel fatto che i sistemi di chiusura dei recipienti aventi un volume nominale fino a 60 litri devono riportare il numero di codice rilasciato dall'Ispettorato centrale repressione frodi e la sigla della provincia dello stabilimento ed eventualmente l'acronimo Icrf. Per gli operatori che non usano l'acronimo Icrf non si pone alcun problema anche se alcuni solerti controller! ritengono che l'uso dell'acronimo sia obbligatorio. Ma per coloro che invece hanno scelto di usare l'acronimo Icrf completato dal numero progressivo e dalla sigla della provincia nasce subito "il grave disagio" allorquando la legge finanziaria 2007 cambia la denominazione dell'Ispettorato in quanto alcuni operatori pensano subito, una volta esauriti i vecchi contrassegni di riportare la nuova indicazione Icq mentre ad altri operatori viene consigliato dì fare questa operazione alla quale peraltro non avevano attribuito importanza.