In vista del nuovo sistema di etichettatura e classificazione dei vini, previsto a partire dal primo agosto molti consorzi di tutela hanno rimesso mano ai disciplinari di produzione. Dopo il 31 di luglio, infatti, entra in vigore un nuovo capitolo dell'Ocm vino, che prevede il passaggio dal sistema delle Doc e Igt a quello delle Dop e Igp, i marchi europei sui prodotti certificati e di qualità. In attesa del cambio di regole ogni richiesta di modifica del disciplinare legata al "vecchio" sistema dietichettatura e classificazione verrà seguita direttamente dagli uffici italiani competenti, all'interno del Mi-paf, fino alla conclusione dell'iter. Le pratiche presentate a partire dal 1° agosto andranno invece indirizzate a Bruxelles. Il passaggio di competenze dai singoli Stati agli organismi co-munitari ha prodotto numerose richieste di modifica dei disciplinari. C'era tempo fino al 31 marzo. In Basilicata, ad esempio, il consorzio di tutela della Doc Matera ha presentato domanda per introdurre la tipologia spumante rosé metodo classico tra i suoi vini a denominazione d'origine. La nuova tipologia, se approvata, andrà ad aggiungersi all'altro metodo classico ottenuto da malvasia bianca di Basilicata e uve greco, che già può contare su 3 aziende produttrici per circa 125mila bottiglie. "Verso le bollicine in Basilicata c'è una maggiore attenzione del mercato - spiega Michele Dragone, il presidente del consorzio del Matera Doc - e questo avviene in un territorio che fino a pochi anni fa nonaveva una sua storia di spumantizzazione".
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