"Boeciata": questo il giudizio dato nel maggio scorso dall'Ocse, l'Organizzazione per lo sviluppo e la cooperazione economica, sull'economia del nostro Paese. Secondo i dati, infatti, nel 2005 Il rapporto deficit-Pil in Italia salira al 4,4 percent e nel 2006 tocchera il 5,1 percent, molto lontano dal limite del 3 percent richiesto dal trattato di Maastricht, cosi come dalla pessimistica previsione dei Ministero dell'Economia (3,75 percent). L'Ocse indica inoltre che quest'anno la crescita del Pil e assente e segnala, per contro, un calo dello 0,6 percent. La tanto sperata ripresa del 2005 e invece degenerata in recessione o, se si vuole contestualizzare in modo meno pessimistico queste cifre, in stagnazione. Eppure nel settore dei filo qualcosa sta cambiando e alcuni segnali fanno percepire un'inversione di rotta dopo cinque anni di profonda crisi. Ce lo hanno segnalato alcuni produttori di macchine trefolatrici e cordatrici, protagonisti dell'inchiesta di questo mese.
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