Miglioramento sanitario dell'uva da tavola in Puglia ed ipotesi di nuova regolamentazione

摘要

La selezione pomologica ed il miglioramento sanitario per l'ottenimento di cloni certificati delle varietà ad uva da tavola furono avviati in Puglia all'inizio degli anni '70 ad opera degli allora Istituti di Coltivazione Arboree e di Patologia Vegetale dell'Università di Bari. La mancanza di adeguato sostegno finanziario ha rallentato non di poco l'esecuzione del programma, che peraltro non è mai stato interrotto. Solo di recente un finanziamento della Regione Puglia (POP-Puglia 1994-1999, Misura4.1.6 "Vivaismo" e Misura 4.3.1 "Servizi di sviluppo agricolo") ha consentito la realizzazione di serre a prova d'insetto per la conservazione delle fonti primarie, di impianti per la conservazione dei candidati cloni e per l'allevamento del materiale risanato e, soprattutto, di un nuovo campo di confronto per l'omologazione dei migliori candidati cloni. In questo impianto, costituito secondo il dettato del DM 2/6/1981, sono in allevamento 35 presunti cloni di 15 diverse varietà ad uva da tavola (Baresana, Baresana rossa, Cardinal, Ciminnita, Gloria, Inzolia, Italia, Matilde, Michele Palieri, Ohanez, Primus, Regina bianca, Regina dei Vigneti, Regina nera, Victoria) che verranno avviati all'omologazione al termine dei rilievi triennali per la verificadell'identità varietale e la valutazione delle attitudini vegeto-produttive condotti nell'ambito del progetto "Selmivi", anch'esso finanziato dalla Regione Puglia.