On-farm welfare assessment in dairy cattle and buffaloes: evaluation of some animal-based parameters

摘要

Abstract The aim of this study was to evaluate the repeatability of some animal related variables, which could be used in protocols developed for assessing animal welfare at farm level. Recordings were performed in seven dairy farms (four for cattle and three for buffaloes). The animals were observed on three occasions at three-week intervals. The variables collected for each animal were the following: behaviour during milking (stepping and kicking), avoidance distance, lameness and cleanliness. For each farm and each variable repeatability was computed using the Kendall coefficient of concordance (W). In buffalo farms avoidance distance may be considered highly reliable (W > 0.64), whereas in dairy cattle its reliability ranged from medium (W = 0.43 to 0.59) to high (W = 0.64). Behavioural recordings at milking showed that the reliability of stepping was either medium or high for both buffaloes and cattle (W = 0.51 to 0.66 and W = 0.52 to 0.76 for buffaloes and cattle, respectively). Conversely, kicking was less reliable. In cattle farms the reliability for cleanliness ranged from medium (W = 0.51) to high (W = 0.62 to 0.71), whereas, it was not reliable in the sole buffalo farm where this variable was monitored. In cattle farms, the concordance for lameness score was high in two farms (W = 0.62 and 0.66) and moderate in one farm (W = 0.43), whereas no animals displayed lameness in the fourth farm. In all buffalo farms no animals showed lameness. For each species, the Kruskal-Wallis analysis of variance with one factor (farm) was performed to evaluate the effect of farm on recorded variables. For cattle, avoidance distance (P 0,6) attendibili. I risultati ottenuti hanno messo in evidenza che nelle aziende bufaline la distanza di fuga può essere ritenuta altamente ripetibile (W > 0,64), mentre in quelle bovine l’affidabilità di questo parametro varia da media (W = 0,43÷0,59) ad alta (W = 0,64). La frequenza con cui gli animali sollevano gli arti durante la mungitura rappresenta un discreto o un buon indicatore dello stato di benessere per entrambe le specie (W = 0,51÷0,66 e 0,52÷0,76 per le bufale e per le vacche, rispettivamente). Relativamente all’incidenza delle zoppie nei bovini, il livello di concordanza è risultato elevato in due aziende (W = 0,62 e 0,66) e medio in un’altra (W = 0,43). In un allevamento di bovini e in tutte le aziende bufaline non è stato evidenziato alcun caso di zoppia. L’effetto del fattore azienda sulle variabili comportamentali e igienico-sanitarie è stato valutato mediante il test di Kruskal-Wallis utilizzando per ogni animale il valore medio delle tre osservazioni. Nei bovini, l’azienda rappresenta un’importante fonte di variazione per la distanza di fuga (P<0,001), il sollevamento degli arti (P<0,001), il grado di pulizia (P<0,001) e l’incidenza delle zoppie (P<0,01), ma non influenza la tendenza a scalciare durante la mungitura. Fra le aziende bufaline sono state osservate differenze significative (P<0,01) solamente per la distanza di fuga. Pertanto, questo parametro può essere considerato attendibile, facilmente rilevabile e discriminante fra le aziende. Elaborando mediante il test U di Mann-Whitney i dati relativi all’azienda dove erano presenti entrambe le specie, è risultato che la distanza di fuga è minore nelle bufale che nelle vacche (P<0,001). L’incidenza delle zoppie e il grado di pulizia degli animali possono fornire indicazioni affidabili solo entro le aziende bovine e, sebbene di facile utilizzazione, rappresentano variabili di limitato interesse negli allevamenti bufalini a causa della scarsa predisposizione di questa specie a contrarre affezioni podaliche. Sebbene nelle vacche il sollevamento degli arti durante la mungitura sia un parametro caratterizzato da elevata ripetibilità e variabile in relazione all’azienda, richiedendo molto tempo per il suo rilievo, risulta di scarsa applicabilità per la valutazione del benessere a livello aziendale.