Prodotti e opere: tecnica e diritto tra pubblico e privato

摘要

Quello dei prodotti da costruzione è senz'altro uno dei settori merceologia-industriali che più si sono innovati e riformati negli ultimi 10 anni; ciò è avvenuto sotto la concomitante azione riformatrice del legislatore comunitario e di quello nazionale, che hanno rispettivamente competenza esclusiva in tema di regolamentazione del mercato interno europeo e di sicurezza delle opere e delle persone. I due principali atti regolatori del settore, dal 2008 ad oggi, sono stati: 1. A livello nazionale, l'entrata in vigore del DM 14/01/2008 (in seguito anche NTC) che ha raccolto in un Testo Unico, per la prima volta in Italia, tutte le disposizioni in materia di progettazione, realizzazione e sicurezza delle opere; 2. A livello comunitario, il Regolamento (UE) n° 305/2011 (in seguito anche CPR), che fissa le regole per la commercializzazione dei prodotti da costruzione utilizzati nella realizzazione delle opere. Alla cornice legislativa va poi aggiunta, a completamento del quadro di regole del settore, la produzione normativa privata, ovvero le specifiche tecniche (di prodotto e di calcolo) emanate dal CEN c pubblicate (quando armonizzate) sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea (GUUE), a cui sia il Regolamento che le NTC rinviano per la marcatura CE dei materiali e dei prodotti per le costruzioni. Proprio quest'ultima, cioè la normativa tecnica di prodotto, ha conosciuto uno sviluppo ed un'espansione imponente negli ultimi anni: basti pensare che dal 2008 (anno di pubblicazione delle NTC nazionali) ad oggi sono state pubblicate oltre 280 norme armonizzate (gran parte delle quali in regime di Direttiva 89/106/CEE, dal 1 luglio 2013 abrogata dal CPR). La diversa velocità con cui si muovono la produzione di normativa giuridica (pubblica) e quella tecnica (privata) non è comunque riconducibile a questioni di maggiore o minore "efficienza"; diverse, e diametralmente opposte, sono infatti le esigenze che ne stanno alla base: 3. la sfera privata ed industriale ha l'esigenza di aggiornare i propri standard e di adeguarli al rapido sviluppo tecnologico ed è nel suo stesso interesse fornire, a tale scopo, le risorse organizzative e l'esperienza per approfondire le problematiche connesse all'impiego delle tecnologie; 4. il Pubblico, e cioè il Legislatore, ha l'esigenza opposta di garantire, anzitutto, il rispetto dei requisiti minimi di sicurezza degli impianti e dei prodotti, facendo sì che la legislazione mantenga una sua attualità negli anni.