Nel 2004 la produzione mondiale di alluminio primario ha sfiorato il limite psicologico di 30 milioni di tonnellate, con un dato effettivo di 29,78 milioni, superiore del 6,1 percent ai 28,06 milioni prodotti nell'anno precedente, un aumento dovuto essenzialmente alla Cina, che con oltre 1 milione di tonnellate ha registrato un +19 percent, che a sua volta segue il +26 percent del 2003. Il consumo mondiale di alluminio e stato di 30,2 milioni di tonnellate, contro 27,6 milioni nel 2003(+9,4 percent). La produzione di allumina, l'intermedio dal quale si ricava l'alluminio primario, e stata di 63,12 milioni di tonnellate, contro 59,48 milioni un anno prima (+4,1 percent) mentre la capacita passava da 61,18 a 63,82 milioni di tonnellate. Il consumo, a sua volta, salito da 59,32 a 63,06 milioni di tonnellate (+6,3 percent), il che ha determinato una riduzione dell'eccedenza da 158.000 tonnellate a 65.000 tonnellate. L'Asia consuma il 41 percent dell'alluminio, seguita dall'Europa alla quale va il 30 percent e dalle Americhe, con il 27 percent; Africa e Oceania ne impiegano ciascuna l'l percent. Tra i paesi il maggior consumatore e la Cina, che assorbe da sola il 20 percent dell'alluminio totale, un dato che presenta una crescita del 20 percent rispetto all'anno precedente. Se si bada al consumo per abitante, il quadro e molto diverso: nel 2003 ai primi posti venivano il Giappone e gli Stati Uniti, con 30,8 e 29,5 chili rispettivamente; l'Europa occidentale seguiva con 19,7 chili mentre la Cina aveva un modesto consumo di 4,6 chili. Si tratta di un dato assai significativo perche, dato il forte sviluppo di quella economia, mostra quali possibilita di incremento del consumo complessivo abbia quel paese. In Europa il dato medio mostra una ampia variabilita si va infatti dai 34,5 chili dell'Austria agli 8,1 chili del Portogallo.
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