Vengono descritti e discussi gli interventi effettuati nello zuccherificio e raffineria di Aarberg dopo i lavori di ristrutturazione e modernizzazione della fabbrica fatti negli anni 1984-85. Lo stabilimento impiegava, già fin dal 1946, termocompressori sia per la batteria di evaporazione che per la casa zucchero. La decisione di conservare la termocompressione si basava sul fatto che si aveva un fabbisogno di corrente di circa il 25% inferiore rispetto ai costi aggiuntivi per ì combustibili che sarebbero stati necessari per ottenere il vapore necessario a produrre il 100% dell'energia elettrica per la lavorazione. Vengono dati dettagli sul dimensionamento degli apparecchi, sulla eliminazione degli incondensabili dalle camere vapore e viene illustrato il funzionamento di un apparecchio a cottura contìnua. Viene descritta la tecnica della membrana per contrastare la formazione di incrostazioni sulle pareti. Viene descritta la tecnica di pulitura del VKT con lavaggi sia all'indietro che in avanti. Vengono messi in rilievo i dati positivi riguardanti sia la colorazione dello zucchero ottenuto che il suo contenuto in ceneri. Dato che la cristallizzazione per evaporazione in un VKT può avvenire a bassa temperatura, questo sistema di cristallizzazione è caratterizzato da un prodotto avente ceneri e colore relativamente bassi. Viene descritta e discussa la tecnica di regolazione onde evitare la formazione sia di farine che di conglomerati: vengono controllati: il livello in tutte le 4 camere, la pressione in camera vapore ed in camera sugo, la concen-trazione della sospensione, l'entrata magma per il piede nonché la quantità di condensa. Tale regolazione ed il numero delle camere influenzano la distribuzione della grandezza dei cristalli.
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