Gli investimenti esteri hanno contribuito in misura crescente alla formazione di capitale fisso dell'UE, passando da poco piu del 5 percent medio annuo nella prima meta degli anni '90, a oltre il 21 percent nella seconda meta del decennio, quota che sembra stabilizzarsi anche in presenza del forte rallentamento della crescita verificatosi a partire dal 2001 (Unctad, 2003). A fronte della notevole intensita del fenomeno, che ha assunto connotazioni assai diverse da Paese a Paese, si osserva a tutt'oggi un'estrema scarsita di dati confrontabili a livello internazionale sulla distribuzione settoriale degli investimenti in entrata e sul legame fra presenza multinazionale e attivita innovativa delle imprese negli stessi settori. Esistono lavori sulla relazione fra internazionalizzazione e performance economiche che utilizzano indagini nazionali e dati a livello di impresa e di settore, che permettono anche di indagare i legami causali fra investimenti in entrata e diverse misure della produttivita, interpretata come indicatore indiretto del livello tecnologico delle imprese1. Piu raramente sono stati condotti studi sui pattern settoriali delle attivita innovative delle multinazionali, sfruttando soprattutto il dettaglio informativo della Community Inno-vation Survey (Cis)~2. In ogni caso, si tratta di lavori riferiti prevalentemente a singoli Paesi che, quanto piu sfruttano fonti di dati ricche e dettagliate, tanto meno forniscono elementi di verifica del legame esistente fra innovazione e internazionalizzazione in entrata confrontabili tra Paesi.
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