Le arti hanno chiesto da non molto tempo aiuto all'architettura. Mai prima d'ora l'aiuto è stato così totale e invasivo. Salvezza come Conquista. Tanto che le installazioni d'arte (di pittura, scultura e di tutto il resto) sono ora gli "Stati Uniti" dell'Architettura. Architettura come backstage, un prima fatto di impalcature e un dopo come garbage, residuo, scarto, abbandono, maceria/rovina - quello che non è mai stato un così grande deposito di materiali abbandonati-riscoperti-risignificati. Meglio ancora Architettu-ra&Design sono diventati l'arte più utile e comprensibile, rispetto alla vanificazione della scultura e all'incomprensibilità della pittura. Cioè a dire l'evaporazione progressiva della ricezione estetica della tripartizione classica delle arti dello spazio si confonde addirittura con quelle del tempo. Il bello&utile, con ogni semplificazione ed estensione possibile rappresentano il più forte e convincente residuo "valoriale" dell'arte nel contemporaneo. Così è stata la diffusa sopravvivenza di piccoli mammiferi adatti, rispetto al fastidioso ingombro di sauri giganti.
展开▼