I residenti italiani in Tunisia, con encomiabile slancio patriottico, si offrirono per combattere l'ultima disperata battaglia contro un nemico soverchiante. Un volontarismo generoso e disinteressato che, seppur destinato a sicura disfatta, seppe illuminarsi di generoso eroismo. Un fulgido esempio di orgogliosa italianità su cui ingiustamente è calato il velo dell'oblio. In risposta allo sbarco americano e delle truppe della Francia Libera del Generale De Gaulle nei tenitori nord-africani, appartenuti al governo di Vichy l'8 novembre 1942, le Forze dell'Asse invasero agli inizi dello stesso mese la Tunisia. Le unità italo-tedesche, intanto, dopo la sconfitta di El Alamein avevano iniziato il ripiegamento dall'Egitto e dalla Libia. Tripoli fu evacuata il 23 gennaio 1943 e in Tunisia fu organizzata l'estrema resistenza dell'Asse contro gli inglesi, che incalzavano dalla Libia, e le forze franco-americane, che avanzavano dall'Algeria.%The Italian residents in Tunisia, with an commendable outburst of patriotism, volunteered to fight the last battle against an overwhelming enemy. It was a noble and unselfish voluntarism which, albeit doomed to certain defeat, was brightened by a generous heroism. A refulgent example of proud Italian character, upon which an unjust veil of oblivion has fallen.
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