Una seconda vita per gli scarti del legno certificato

摘要

Cascas, il carrello disegnato da Patricia Urquiola per l'azienda brasiliana Etel, racchiude già nel nome dal duplice significato le sue peculiarità. 'Casca' come il guscio, la conchiglia di alcuni animali, rimanda alla funzione contenitiva di questo servomuto o mobile-bar. 'Cascas' sono però anche i pezzetti di corteccia di un albero, alla base del nuovo materiale usato per realizzarlo, brevettato da Etel dopo un anno di test. È stata Patricia Urquiola, che inizialmente aveva pensato di usare solo il marmo o la pietra per il top del carrello, a chiedere all'azienda di pensare a un'alternativa che fosse più rispettosa verso la natura. La risposta di Lissa Cannona, proprietario e curatrice del marchio che ha fatto delle scelte sostenibili la propria bandiera, è stata provare a utilizzare gli scarti ottenuti dalla lavorazione del legno. Gli scarti - va sottolineato - sono materia preziosa, anche perché provenienti da foreste certificate dell'Amazzonia. Ridotti a trucioli, sono stati mescolati a una resina naturale che si ottiene dalla lavorazione della canna da zucchero (la Evergreen Plastic, un altro brevetto brasiliano). Il carrello prevede anche una finltura in pelle vegetale. Prodotta in questo caso dalla Desserto® di Guadalajara, I'ecopelle è ricavata dalle foglie dei cactus nopale coltivati nel deserto messicano. Nato quindi per mettere in luce il savoir-faire artigianale dell'azienda nella lavorazione del legno, Cascas è andato oltre mostrandone anche l'attenzione verso l'ambiente e la capacità di innovazione.