Object è una lampada a parete che, quando è spenta, è difficilmente identificabile. Si presenta, infatti, come una mensola a muro. Nascosta nei 4 cm dello spessore del ripiano ce la sorgente di luce LED che, attraverso una mascherina, proietta sul muro l'ombra di un vaso di fiori. Il vaso, però, non esiste e il suo profilo è frutto di un gioco di ombre cinesi. Il progetto vuole fare riflettere sul meccanismo della percezione, quel processo cioè che consente di analizzare, raccogliere e dare un significato agli stimoli sensoriali che provengono dall'ambiente esterno. Indaga anche la funzione di mediazione che la percezione svolge tra ciò che è reale e la sua effettiva rappresentazione. Siamo interessati agli 'errori' che si possono verificare all'interno di questo processo; al confine tra due e tre dimensioni; tra finzione e realtà. Considerare come reale qualcosa che non esiste è un fenomeno comune: si verifica perché quello che percepiamo attraverso i nostri sensi è condizionato dalle nostre esperienze precedenti. L'osservatore dà per scontato che all'ombra del vaso corrisponda un oggetto fisico, perché questo è quello che ci si aspetterebbe. L'oggetto, invece, è un'illusione: sono la luce e l'ombra a disegnarne la forma e i contorni. Con Object continua la sperimentazione avviata con Shelf, una mensola disegnata in modo tale da essere nascosta dagli oggetti che sostiene -un vaso da fiori, una serie di libri e una cornice per le foto - che sembrano così galleggiare nell'aria. Object è stata presentata al Salone del Mobile 2019 presso la Galleria Clio Calvi Rudy Volpi di Milano, con la mostra "Existence", che indagava le potenzialità della percezione. La lampada, al momento in fase di prototipo, è stata pensata per uso domestico indoor, ma è in fase di studio un modello da esterni.
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