Nel 2017 ci hanno incaricati di progettare un asilo accanto a una residenza per anziani a Pechino, seguendo l'etica di integrazione intergenerazionale del committente. L'intervento nasceva quindi con l'obiettivo di fondere istruzione prescolare e assistenza agli anziani nello stesso progetto. Il sito comprendeva un edificio moderno di quattro piani, un complesso di case a corte, dette siheyuan, del ⅩⅧ secolo e una replica di quest'ultimo, costruita negli anni Novanta. Nel dare forma al progetto, abbiamo scelto di rimuovere la corte esterna che replicava l'originale storico e di sostituirla con una nuova struttura che accoglie il complesso originale di siheyuan. Il nuovo spazio avvolge le case a corte in modo discreto e gentile, un andamento fluido che contrasta con la disposizione rigorosa e ordinata della struttura storica. Questa tensione, che emerge attraverso le diverse dimensioni temporali dei manufatti architettonici, valorizza le costruzioni storiche: il nuovo non oscura il vecchio e il passato non si impone sul presente. Il nostro edificio va a formare un tetto 'galleggiante' che connette una serie di spazi indipendenti in una singola unità, dando ai visitatori l'impressione di entrare in un regno inedito. Fatta eccezione per i muri rossi e le piastrelle gialle della Città Proibita, l'architettura della vecchia Pechino è dominata dai mattoni blu e dalle piastrelle grigie che si trovano negli hutonge nei vicoli. L'asilo, che oggi ospita 390 bambini, cerca di trasportarci al di là di questo contesto, di farci vedere e immaginare una storia secolare da un'altra dimensione spazio-temporale. Il tetto sospeso prende forma a partire da un detto che si usava ripetere ai bambini di Pechino: "Se per tre giorni non combini guai, il tetto crollerà". La sua topografia ondulata forma una specie di paesaggio marziano che invita i bambini a correre, giocare e interagire tra di loro e con lo spazio stesso. Questo ambiente surreale si mescola quindi contemporaneamente all'antico complesso di siheyuan, agli alberi esistenti e all'infinita distesa del cielo. A livello de! suolo, abbiamo progettato tre cortili attorno agli alberi secolari del sito. Questi spazi corrispondono a quelli delle strutture storiche e forniscono alle aule luce, ventilazione e un'estensione all'esterno, mentre scivoli e scale li collegano al paesaggio del tetto soprastante. Entrando dall'alto, s'incontra un'atmosfera calda e luminosa. Per adeguare visivamente la struttura al senso di scala sperimentato dai bambini, l'interno dell'edificio è definito da un'unica griglia di alluminio che abbassa l'altezza percepita della struttura donando allo spazio interno un calore quasi domestico. Dal canto loro, le pareti di vetro a tutt'altezza ottimizzano l'ingresso della luce naturale verso gli ambienti interni, formando un collegamento visivo con la vecchia casa a corte. Qui, la linea dei 300 anni di storia che lega il vecchio e il nuovo si fa tridimensionale. Lo spazio di transizione che dal primo piano conduce al livello interrato sul lato est dell'atrio è concepito come un teatro la cui sommità è circondata da un muro circolare decorato da fumetti bilingue.Il palcoscenico costituisce l'ingresso allo spazio del gioco, disposto su due livelli, ed è anche il luogo deputato a ospitare eventi artistici e sportivi. A ovest dell'atrio si estende invece l'area didattica,dove la disposizione fluida crea un'atmosfera libera e comunitaria. All'interno di questo spazio, i bambini di diversi gruppi di età non sono separati da muri chiusi,ma da pareti curve a intervalli regolari, originariamente si trattava di una struttura di supporto per l'edificio.L'assenza di delimitazioni nette nello spazio didattico,l'ambiente di lettura diffuso e il programma di studi incentrato sull'apprendimento attraverso il gioco e l'esplorazione non solo incentivano l'interazione tra i bambini, ma consentono anche di insegnare e imparare in una condizione ottimale.La casa a corte preesistente, a tre ingressi,è collegata al nuovo spazio tramite cortili e corridoi.Offre ambienti destinati a ospitare una varietà di attività culturali, artistiche e creative extra-curriculari,oltre all'ufficio per il personale.Lo YueCheng Courtyard Kindergarten mostra come elementi architettonici apparentemente inconciliabili,e a volte anche contraddittori, appartenenti a periodi storici diversi, possano coesistere armoniosamente mantenendo la loro autenticità e la loro individualità.Questi fattori possano lavorare all'unisono per creare una nuova sinergia e maggiore ricchezza,restituendo questa prospettiva ai bambini.Il risultato fa comprendere come la natura e la storia possano donare un senso di inclusività a un nuovo spazio rafforzando i valori di una comunità.
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