È impossibile sintetizzare, anche solo per sommi capi, l'opera di Vittorio Gregotti, morto il 15 marzo per le complicanze del Covid-19. Protagonista dell'architettura del secondo Novecento, ha iniziato la sua carriera in modo folgorante, lavorando per Auguste Perret e conoscendo Le Cor-busier, Gropius e Van de Velde. Il suo mentore è stato però Ernesto Nathan Rogers, che lo nomina caporedattore di CasabelJa-Continuità. Nel 1964 cura con Umberto Eco la XIII Triennale di Milano.
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