I tumori stromali del tratto gastrointestinale (GIST) rappresentano un capitolo della chirurgia oncologica ancora in evoluzione e devono essere affrontati secondo criteri prognostici e terapeutici specifici. Nel sospetto di GIST il chirurgo deve vagliare tutte le opzioni terapeutiche, considerando tuttavia l’impossibilità frequente di predirne il comportamento biologico e quindi l’aggressività. La presenza di un GIST deve essere sempre sospettata nel caso di pazienti con emorragia del tratto gastroenterico, nei quali non emerga una diversa patologia causale.udLa strategia chirurgica deve considerare che, rispetto ai più comuni adenocarcinomi, una resezione conservativa in queste neoplasie ha un suo razionale anche per quanto riguarda la radicalità. L’estensione della resezione può variare, in relazione alle caratteristiche volumetriche e di sede, da interventi estremamente demolitivi condotti per via “aperta” tradizionale all’asportazione con accesso video-laparoscopico e demolizioni settoriali. La linfoadenectomia non è indicata di principio per la bassissima probabilità di diffusione linfatica di queste neoplasie.udVengono discussi di seguito due casi clinici giunti alla nostra osservazione per emorragia gastrointestinale. Nel sospetto di GIST gastrico le pazienti sono state sottoposte ad asportazione chirurgica della neoplasia: nel primo caso si è proceduto a una gastrectomia polare superiore, indicata per la contiguità della massa con il cardias; nel secondo caso è stata eseguita una resezione parziale del fondo gastrico a comprendere la neoformazione
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