Liberalizzazione del commercio agricolo e sicurezza alimentare: una ipotesi di classificazione dei Pvs

摘要

Una componente importante del dibattito attualmente in corso nell'ambito della World Trade Organization (WTO) in relazione ai negoziati sul commercio agricolo riguarda l'impatto della liberalizzazione sulla sicurezza alimentare. Il malcontento rispetto all'Accordo sull'Agricoltura da parte di numerosi paesi in via di sviluppo (Pvs) e le preoccupazioni in merito all'impatto delle sue prescrizioni sulla sicurezza alimentare vengono formulate per la prima volta in modo ufficiale nel 1994 durante l'Uruguay Round. All'articolo 20 dell'Accordo sull'agricoltura si afferma esplicitamente che le negoziazioni del processo di liberalizzazione devono necessariamente considerare anche gli aspetti non pienamente commerciali indicando nel preambolo come uno degliesempi proprio la sicurezza alimentare (Diaz Bonilla et al., 2002; GATT, 1994; FAO, 2001a). Nel corso dei successivi negoziati questo scontento si è manifestato dando origine a due tipologie di reazioni da parte dei PVS: una offensiva e l'altra difensiva. La prima ha mirato a limitare la capacità legale delle economie sviluppate di escludere gli altri paesi dai loro mercati e di utilizzare i fondi dei governi per proteggere i propri agricoltori dalla competizione con quelli non sussidiati. Il secondoapproccio, quello difensivo, si è concretizzato nella richiesta dei livelli il più possibile elevati di protezione agricola e di sussidi per gli stessi Pvs. Nell'ambito di questa strategia si è fatta progressivamente strada l'idea di una Food SecurityBox (FSB) o Development Box (Diaz Bonilla et al., 2003).