I programmi agro-ambientali dei Piani di Sviluppo Rurale: una valutazione multicriteriale in un'area dell'Emilia Romasna

摘要

Le difficoltà dei mercati, lo sfruttamento delle risorse naturali conseguenti all'intensificazione produttiva, lo spopolamento delle zone rurali, soprattutto di quelle collinari e montane, le nuove richieste della collettività in tema di tutela dell'ambiente e di sicurezza alimentare, sono solo alcuni dei principali motivi del cambiamento di direzione imposto alla politica agricola europea, da un decennio a questa parte. Le misure "di accompagnamento" promosse nel 1992, attraverso i regolamenti 2078, 2079 e 2080, sono state, infatti, riprese e ampliate nel documento "Agenda 2000" e rappresentano a tutt'oggi uno dei punti nodali dell'intervento comunitario in agricoltura. Il regolamento 1257/99, oltre a promuovere questa nuova prospettiva di agricoltura multifunzionale in stretto legame con l'ambiente, stabilisce un sistema di controllo della funzionalità degli interventi programmati attraverso operazioni di monitoraggio e di valutazione. La volontà della Commissione, infatti, è tesa non solo acontrollare se il regolamento è stato attuato correttamente e se le risorse impiegate sono giustificate, ma se sono stati raggiunti (ed in che misura) gli obiettivi di tutela ambientale prefissati (a livello comunitario e regionale) al fine di verifica-re l'efficienza e l'efficacia dello sforzo finanziario sostenuto. Con l'introduzione dei Piani Regionali di Sviluppo Rurale (PSR)1, che hanno recepito a livello regionale quanto indicato dai Regg, 1257/99/CE e 1750/99/CE, si è posta maggiore attenzioneall'aspetto valutativo di tipo ambientale e territoriale, in relazione anche a quanto richiesto dalla Corte dei Conti dell'Unione Europea, che ha espressamente vincolato i pagamenti alle singole Regioni coinvolte nei progetti ad un controllo dei beneficiari in merito alla correttezza del loro operare e, soprattutto, alla misura del raggiungimento degli obiettivi preposti. Per lo svolgimento delle azioni di monitoraggio e di valutazione, l'Unione Europea ha predisposto un sistema di indicatori cui fareriferimento, che ogni Regione ha successivamente provveduto a modulare, integrare ed adattare sulla base della propria applicazione territoriale. Il presente lavoro ha tratto spunto dalla considerazione dei cambiamenti politici sopra riportati e dalle nuove volontà di valutazione e di analisi espresse dagli organismi comunitari. Si trutta, infatti, di uno studio di un modello di analisi matriciale che possa consentire un giudizio sull'effettivo grado di raggiungimento degli obiettivi ambientali previsti dalle recenti politiche comunitarie. In particolare, sono stati posti a confronto i risultati ottenuti in un determinato areale attraverso l'applicazione di un insieme di azioni agro-ambientali e di tecniche agricole produttive convenzionali, sulla base degli obiettivi ambientali prefissati in sede comunitaria dalla specifica normativa. L'analisi è stata compiuta in sintonia con la nuova volontà espressa dall'Unione Europea di "controllare", durante l'applicazione delle politiche, sia la corretta esecuzione e realizzazione dei progetti ambientali, sia, durante la gestione degli stessi, il raggiungimento degli obiettivi perseguiti, come ad esempio il numero di specie animali presenti o il miglioramento della qualità dell'acqua, e le eventuali modifiche necessarie da apportare alle misure in corso o a quelle future.