L'assenza della copertura vegetale erbacea sui terreni in pendio è la causa principale dei fenomeni erosivi. L'azione antierosiva del cotico erboso è collegata principalmente ad una riduzione della forza battente delle piogge da parte della porzione epigea delle piante che fa diminuire notevolmente la velocità di rusctllamento dell'acqua, che, in parte viene anche trattenuta e poi restituita all'atmosfera o assorbita dalle foglie (evapotraspirazione). Non è da sottovalutare nemmeno l'effetto "mulching" da parte dei residui della vegetazione morta, il ritardo dello scioglimento della neve con maggiore protezione post-invernale dei suoli di monragna (Benedini, 1982) e l'effetto frenante dell'azione prolungata dei venti forti. L'effetto antietosivo operato dalla parte ipogea delle piante erbacee è dovuto, invece, fondamentalmente all'imbrigliamento e trattenuta del suolo da parte delle radici, specialmente di quelle delle graminacee (Chisci, 1960). Molto importante è anche l'azione diretta svolta dal miglioramento della struttura del terreno, dovuto sia alla presenza di radici vive (Chisci, 1907), sia all'aumento del contenuto di sostanza organica. L'azione favotevole delle radici è dovuta essenzialmente alla loro pressione sulle particelledi terreno e alle loro secrezioni; esse, inoltre, facilitano fenomeni di capillarità che conferiscono al suolo un equilibrio idrico più stabile.
展开▼