Gestione dei sistemi rurali per la conservazione della ecodiversità

摘要

Il termine sistema, dal greco systema, derivato da syn (insieme) e histanai (porre), indica un'unità funzionale costituita da più elementi tra loto interagenti; l'aggettivo rurale (dal latino rus, ruris) specifica che tali elementi sono pertinentialla campagna, come ad esempio i campi coltivati e i lembi eli vegetazione naturale interposti tra essi, le costruzioni rurali, le siepi inter-poderali o le strade di campagna. Ognuno di questi elementi condivide e scambia nutrienti, energia, specie e geni con il suo intorno; tali flussi, correlati a processi naturali ed antropici, determinano nel corso del tempo l'evoluzione del sistema nel suo complesso. Così, ad esempio, Bellon et al. (1997) evidenziano come le numerose varietà di riso (Oryza sativa) coltivate in Asia, che secondo Chang (1985; 1995) sono più di 100.000, siano la risultante dell'interazione tra i naturali processi evolutivi ed ecologici e quelli di tipo socio-economico-culturale, attraverso cui gli agricoltori hanno selezionato numerose varietà e conservato il germoplasma autoctono. Prescindendo da questa intricata rete d'interazioni, diviene arduo evidenziare la variabilità genetica, la sua distribuzione nello spazio e nel tempo e conscguentemente identificarne le più appropriate misure di salvaguardia. Se, da un lato, le proprietà di un sistema rurale hanno origine dalla complessa rete d'interazioni tra le singole componenti, dall'altro, il suo contesto ecologico e culturale definisce i limiti entro cui tali interazioni si esprimono. Infatti differenti conresti possono determinare lo sviluppo di sistemi rurali ben differenziati, anche a breve distanza l'uno dall'altro.