è una missione ambiziosa, quella del museo elvetico, fondato e supportato dalla cooperativa di supermercati Migros, una delle realtà commerciali e distributive più importanti della Confederazione, che ogni anno stanzia una percentuale della sua cifra d'affari per sostenere progetti culturali e sociali. Interessato all'arte elvetica, ma anche a quella internazionale, fino al 21 febbraio il museo di Zurigo è trasformato dagli esperimenti spaziali (mentali e fisici) dell'italiana Tatìana Trouvé, premio Duchamp 2007. E, a seguire, dal 6 marzo al 30 maggio, ospiterà la mostra collettiva "While bodies get mirrored": una decina di artisti (tra cui Martin Soto Climent, William Forsythe e Anna Molska) al lavoro sui concetti di movimento, formalismo e spazio.%The Swiss museum's mission is an ambitious one, funded and supported by the Migros supermarket chain, one of the country's biggest retail and distribution companies which each year sets aside a percentage of its profits to support social and cultural projects.rnDealing in Swiss but also international art, until 21 February the Migros Museum in Zurich will be subjected to the spatial transformations (both mental and physical) of Italian artist Tatiana Trouve, winner of the 2007 Duchamp Prize. Following on from that, from 6 March to 30 May, the museum will be hosting the group exhibition "While bodies get mirrored": around ten artists (including Martin Soto Climent, William Forsythe and Anna Molska) addressing the concepts of movement, formalism and space.
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