Tra gli elementi dell'architettura, la superficie è lo strato liminare, il luogo dove si concentrano tutti gli aspetti percettivi che stabiliscono il sistema di relazioni con l'uomo. Tra questi aspetti, gli elementi di finitura, o 'finimenti', definiscono il rapporto più immediato e diretto con l'uomo e il suo habitat, sia all'esterno sia soprattutto all'interno dell'architettura. Se prendiamo in mano un qualsiasi manuale storico di architettura da cui deriva la cultura politecnica occidentale - primo tra tutti quello scritto da Daniele Donghi1 -, i finimenti interni sono indicizzati tra gli elementi afferenti alla sfera soft e non hard dell'architettura: componenti che hanno una prospettiva di vita limitata (tra 10 e 25 anni) rispetto all'edificio in cui sono inseriti. Flessibili e sostituiti più volte durante il ciclo di vita dell'involucro esterno, si tratta di divisori interni mobili, attrezzature, finiture superficiali, rivestimenti e impianti.
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