Stefano

摘要

Ho sognato Michele, proprio questa notte. Finalmente riuscivo a incontrarlo nella sua mitica casa sul lago. Ma la casa non era sul lago. Era molto sopra, dove finiscono i boschi. Lungo un crinale a strapiombo e vicino a una cresta, con un po' di neve. Tra le nubi. Michele era Michele, la barba ancora più lunga e bianca e la voce sommessa e aveva quel suo modo un po' sincopato di camminare. Insieme, lungo la cresta oltre la casa, ci muovevamo calpestando i prati appena liberati dal ghiaccio, le rocce affioranti e la neve, parlando dei suoi lavori nel mondo, della sua famiglia, del legno, delle sue sculture; e di Ettore. Lui - dall'alto - mi indicava i boschi sottostanti: la cima folta dei pini, degli abeti bianchi e rossi, dei larici che scendevano sino a lambire il lago diventando castagni e faggi e querce. Michele è sempre stato diverso da tutti noi architetti milanesi; capace di progetti di enorme successo pur restando fuori dalla mischia; noto in tutto il mondo pur restando radicato nella sua officina di artigiano di infinito talento.%I dreamt of Michele just last night. I had finally succeeded in meeting him at his mind-blowing house on the lake. But the house wasn't on the lake. It was way above it, where the forests end, on a steep ridge close to a crest with a dusting of snow, in the clouds. Michele was Michele; his beard was longer and whiter, his voice was subdued and he walked in his syncopated way.